L'Inter vince a La Spezia ed è padrona del suo destino dopo tre vittorie consecutive
L'Inter è ufficialmente tornata. Il periodo di un mese e mezzo di risultati non all'altezza di un'ottima stagione e la crisi dell'attacco sono ormai alle spalle. Inzaghi si gode la terza vittoria di fila e sa che tutto dipende dai suoi. Il successo di La Spezia certifica, soprattutto, alcuni punti fermi che erano stati i veri punti di forza dei nerazzurri quando il bis del successo tricolore di un anno fa sembrava solo una formalità.
Innanzitutto la capacità di adattarsi agli avversari. Anche contro la squadra di Thiago Motta l'Inter ha saputo strutturarsi e destrutturarsi dall'avvio dell'azione, a seconda del mondo in cui i padroni di casa decidevano di difendersi. Spesso il primo possesso palla nerazzurro prevedeva una difesa schierata a quattro, con Brozovic che scendeva tra i centrali e Bastoni e D'Ambrosio chiamati ad allargarsi, in altri casi i tre centrali e il regista croato si piazzavano a rombo per uscire dalla pressione di Kovalenko e Manaj, quando la squadra di Thiago Motta difendeva con un 4-4-2. Da lì partiva l'azione che riusciva ad avere una fluidità credibile grazie al solito Brozovic, aiutato in impostazione da Calhanoglu, e ad altri accorgimenti studiati per l'occasione.
I tagli centrali verso l'area di D'Ambrosio, per esempio, sono stati una sorpresa per la difesa avversaria, come dimostra il gol del vantaggio. L'altro aspetto che caratterizza la squadra di Inzaghi, oltre a un a duttilità di gioco e di posizioni difficilmente riscontrabile da altre parti, è la possibilità di usare una panchina di alto livello. Soprattutto in avanti. Con Dzeko e Correa in giornata poco esaltante, l’Inter ha tante altre possibilità per far male agli avversari. Sfruttare, per esempio, gli inserimenti dei centrocampisti o la capacità di Perisic di essere in grado di fare tutto in ogni zona del campo ma, soprattutto, la possibilità di utilizzare al meglio una panchina di altissimo livello. Entrano Lautaro e Sanchez e segnano entrambi. Una possibilità che altre squadre, anche di alto livello, non hanno. L'Inter, insomma, c'è e l'impressione è che dalla trasferta ligure sia tornata una squadra che ha ben chiaro in testa che il bis-scudetto dipende solo da lei.