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INCHIESTA "DOPPIA CURVA"

Processo agli ultrà di Inter e Milan: club e Serie A ammessi come parti civili

Alla sbarra diversi elementi di spicco del tifo organizzato rossonerazzurro con rito abbreviato

04 Mar 2025 - 16:05

A Milano è iniziato il processo con rito abbreviato nei confronti di 16 esponenti delle tifoserie organizzate di Inter e Milan, accusati di diversi reati, tra cui associazione per delinquere, estorsione e lesioni. Il primo dibattimento si è svolto nell’aula bunker del carcere di San Vittore, scelta per motivi di sicurezza.  Il giudice per l’udienza preliminare, Rossana Mongiardo, ha accolto le richieste di costituzione di parte civile da parte di Milan, Inter e Serie A, riconoscendo la possibilità per i club e la Lega di chiedere eventuali risarcimenti per i danni subiti.

Tra gli imputati figurano nomi di spicco del tifo organizzato, come Marco Ferdico e Andrea Beretta (diventato collaboratore di giustizia), legati alla Curva Nord interista, e Luca Lucci, leader della Curva Sud milanista. Per alcuni membri della tifoseria nerazzurra è stata contestata anche l’aggravante mafiosa, elemento che rende il processo particolarmente rilevante nel contrasto alle infiltrazioni criminali nel mondo del calcio. Le accuse mosse dalla Procura di Milano comprendono episodi di violenza, risse, percosse e resistenza a pubblico ufficiale, oltre alla fabbricazione di documenti falsi e accesso abusivo a sistemi informatici. Nel frattempo, altre tre persone coinvolte nell’inchiesta, tra cui Christian Rosiello, hanno scelto il rito ordinario, con un procedimento avviato lo scorso 20 febbraio.

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