Inter-Parma: le foto della gara
© Getty Images
© Getty Images
Contro il Parma prova di forza dei nerazzurri: 11 vittorie nelle ultime 13 uscite per Inzaghi
© Getty Images
Tre gol, tre punti e tante buone notizie. Simone Inzaghi archivia la pratica Parma con una prova di forza e continua a viaggiare a pieno regime su tutti i fronti dosando le forze in vista del tour de force di dicembre e mettendo in mostra un'organizzazione di gioco devastante in mediana e un sontuoso Dimarco. Nelle ultime tredici uscite, del resto, il rullo compressore nerazzurro ha infilato ben undici vittorie. Statistica inequivocabile che conferma la qualità dei giocatori e il grande stato di forma del gruppo di Inzaghi.
Entrando nei dettagli, contro il Parma è stata la solidità e la superiorità dei singoli in mezzo al campo a fare la differenza. Certo, a far saltare il banco ci ha pensato un capolavoro di Dimarco, ma è proprio in mediana che i nerazzurri hanno anestetizzato la gara col possesso, verticalizzando con precisione nello stretto e dettando un ritmo indemoniato al gioco. Ritmo che col passare dei minuti ha mandato fuorigiri gli uomini di Pecchia e scardinato la fase di non possesso dei ducali.
Un forcing inesorabile che a inizio ripresa ha esaltato la straordinaria visione di gioco di Mkhitaryan e l'abilità di Barella a inserirsi negli spazi. Un binomio che insieme alle geometrie concrete di Calhanoglu ha segnato profondamente la gara col Parma, confermando il livello top di tutta la linea mediana nerazzurra. Esterni compresi. Se da una parte Dimarco è risultato infatti decisivo nello sbloccare il match, dall'altra Dumfries ha continuato a spingere e a dare sbocco alla manovra a destra. Due stantuffi inesauribili capaci di allargare le maglie difensive dell'avversario e tenere alta la squadra.
Infine capitolo attaccanti. Col Parma sia Thuram che Lautaro non si sono presi la scena, ma hanno fatto due gare diverse. Per quanto riguarda il francese, autore del tris col Parma, l'impressione è che sia sempre al posto giusto nel momento giusto anche quando non è in giornata e che riesca comunque a giocare con serenità e lucidità dando un riferimento sicuro in verticale. Discorso diverso invece per il Toro. Più nervoso e cercato con insistenza dai compagni, l'argentino corre, lotta, recupera palloni e gioca per la squadra, ma è poco lucido nelle scelte sottoporta, a volte impreciso negli appoggi e troppo frettoloso nelle conclusioni. Dettagli che evidenziano la ricerca affannata del gol, tolgono serenità alle giocate del Toro e alla resa dei conti pesano sulla prestazione personale. Soprattuto perché in casa Inter Lautaro è l'uomo del gol, il bomber che fa la differenza. E senza le sue reti davanti per l'Inter qualcosa non torna al 100%.
© Getty Images
© Getty Images