Per la Corte d'Appello italiana la sentenza del tribunale di Hong Kong ha valenza pure sul territorio italiano
© Getty Images
La China Construction Bank potrà rivalersi su Steven Zhang anche in Italia. La Corte d’Appello di Milano, accogliendo il ricorso presentato dalla banca orientale, ha dato l’ok per far sì che l’istituto di credito possa ‘aggredire’ i beni nel Bel paese del numero uno nerazzurro per cercare di recuperare i 320 milioni di euro dovuti. L’Inter, sottolinea Repubblica, è estranea alla faccenda: da Viale della Liberazione si respira una certa tranquillità sul tema.
In sostanza i giudici italiani hanno deciso che quanto deliberato dal tribunale di Hong Kong ha valenza anche sul territorio italiano: nella sentenza depositata lo scorso 12 marzo, il Collegio sottolinea come China Construction Bank non abbia fatto riferimento a un eventuale richiesta di pignoramento delle azioni dell’Inter. Azioni possedute da Zhang tramite un veicolo lussemburghese. La banca avrebbe invece chiesto al club nerazzurro di riconoscere al giovane imprenditore uno stipendio in modo tale da poterlo pignorare. Stipendio che però il patron non percepisce come tutti i presidenti della storia dell’Inter. Novità potrebbero arrivare il prossimo 10 aprile in occasione della prossima sentenza.