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LE PAGELLE DI TORINO-INTER

Le pagelle di Torino-Inter: Thuram d'autorità, Lautaro fa l'operaio. Barella, quando torni? Bellanova si salva

I nerazzurri hanno centrato l'ennesimo successo in trasferta contro i granata di Juric: le pagelle del match. 

di Arturo Calcagni
21 Ott 2023 - 21:27
 © Getty Images

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TORINO

Milinkovic-Savic 5,5 - Trasmette tutto tranne che tranquillità. Sui gol non può fare un granché, ma non può essere un caso se i piemontesi subiscono l'ennesimo gol da corner. 

Tameze 6 - Schierato a sorpresa da Juric nei tre di difesa, dovrebbe marcare a uomo Lautaro Martinez. Ma solo sulla carta. Il Toro va altrove, e lui si ritrova a presidiare la fascia destra, ballando tra Dimarco e Thuram. Se la cava con mestiere, nessuna disattenzione clamorosa. Sufficiente.

Schuurs 5,5 - A lungo obiettivo dell'Inter nel recente mercato, l'olandese alterna cose ottime a disattenzioni. Combatte con vigore, dà filo da torcere a Thuram. Nel primo tempo rischia di mandare in porta Lautaro Martinez con troppa superficialità. Esce al 50' per un brutto infortunio al ginocchio sinistro (dal 51' Sazonov 5 - Chiamato ad una impresa ardua praticamente a freddo, il georgiano soffre come prevedibile. Serve tempo, ma il tempo è poco. E soprattutto la pressione è alta).   

Ricardo Rodriguez 5 - Passeggia per un'ora quando non ha di fronte un avversario che lo punta. Appena entra Dumfries, ecco che arriva il gol per l'Inter.  

Bellanova 6 - Ex di turno, Raoul non commette sbavature in fase difensiva, una delle sue grandi pecche. Si spinge senza esagerare, e quando lo fa dimostra una qualità. Vedasi il bel cross culminato da una incornata di Pellegri al centro dell'area.

Ricci 5,5 - È la mente del Torino. Guida il pressing ed è suo il primo squillo della partita poco dopo la mezz'ora. Fa una partita di contenimento e non riesce a capitanare la risposta dei piemontesi dopo il gol di Thuram. 

Linetty 5 - Si mette elmetto e mantello e col cuore cerca di alzare una diga davanti l'area di rigore. Ma dove è quando Thuram tira tutto solo in piena area di rigore? Ampiamente rivedibile ( dall'86' Vojvoda s.v.) 

Lazaro 5 - All'Inter non ne conservano un ricordo eccezionale, e pure stasera non fa venire alcun rimpianto ai tifosi nerazzurri. Si muove, ma di qualità non c'è traccia (86' Ilic 5 - Entra e stende Mkhitaryan).

Seck 5,5 - Per carità, si impegna e sfiora pure il gol con un bel sinistro a giro. Ma è troppo, ripetiamo troppo pasticcione. Inesistente nella ripresa (dal 74' Ginetis s.v.).

Vlasic 5 - Sulla carta dovrebbe illuminare il gioco d'attacco, ma oltre qualche cambio di campo ben fatto non si vede altro. Bocciato. 

Pellegri 5,5 - Al minuto 25 cade a terra e si teme per l'ennesimo infortunio. Fortunatamente riprende a giocare ma oltre un paio di sponde poco altro. Vince l'unico duello con De Vrij in occasione di un colpo di testa ben parato da Sommer (dal 74' Sanabria s.v.).  

Allenatore Ivan Juric 5,5 - Il Torino dura un tempo, forse pure per gentile concessione di Inzaghi. Con le big quest'anno è un disastro: 9 punti in 9 partite sono troppo pochi.    

INTER

Sommer 6,5 - Preciso, tranquillo e sicuro: tre aggettivi per descrivere la notte torinese del numero uno elvetico, determinante per evitare che la baracca nerazzurra cada nel primo tempo. Nulla di clamoroso per carità, ma lui c'è.  

Pavard 6 - Fa il compitino il francese, mai realmente impegnato né tantomeno puntato dalle frecce granata. Resta una sicurezza per Inzaghi (dal 57' Dumfries 6,5 - La domanda è semplice: perchè Inzaghi non l'ha messo subito? Ci impiega un minuto a servire un pallone perfetto a Thuram per il quarto assist della stagione). 

De Vrij 6 - Tocca una infinità di palloni e lotta con Pellegri vincendo quasi sempre lo scontro diretto con la punta di Juric. Si fa superare solo in volo: fortunatamente per lui c'è Sommer.

Acerbi 6 - Copia e incolla della pagella di Pavard. Da aggiungere solo un paio di chiusure su cross dalle fasce: nulla di clamoroso per lui che dell'elevata concentrazione fa una delle sue maggiori virtù. 

Dimarco 5,5 - Mai realmente 'attivato' dai compagni, il buon cuore nerazzurro finisce nel dimenticatoio nell'opaco primo tempo nerazzurro al Grande Olimpico (dal 57' Carlos Augusto 5,5 - Come per Frattesi, si trova la strada spianata. Troppo nervoso, si prende un inutile giallo nel finale).  

Mkhitaryan 6 - Chi ha ancora in testa la fantastica gara dell'armeno nel derby di settembre, non può che restare deluso. Poco reattivo, l'ex Roma perde nel primo tempo un pallone che poteva rivelarsi determinante. La fame nel conquistarsi il rigore nel finale, nonostante la gara ormai in archivio, gli evita l'insufficienza.

Calhanoglu 7 - Marcato a uomo, il turco è il guardiano piazzato davanti alla difesa. Quando si spinge davanti c'è sempre la percezione concreta che può inventarsi qualcosa di pericoloso. Suo il corner del raddoppio targato Lautaro. Il rigore realizzato è la ciliegina sulla torta. 

Barella 5,5 - Fino ad ora deludente, Nicolò parte bene e si fa notare per diverse verticalizzazioni interessanti. Si spegne alla lunga ed è sempre troppo nervoso. Dopo il fallo su Schuurs e il seguente giallo, esce con il muso. (57' Frattesi 6 - Entra, Thuram segna immediatamente e la strada è in discesa. Ci mette del suo nel tenere alto il livello della squadra con dinamicità e qualità).   

Darmian 6 - Inzaghi lo schiera alto, nel primo tempo supera due volte la metà campo preoccupandosi solo di difendersi. Con l'ingresso di Dumfries torna in difesa nel ruolo a lui più congeniale (dal 92' Bisseck s.v.) 

Lautaro Martinez 7 - Sul groppone ha le partite con la nazionale, ma nonostante ciò si sbatte disputando una gara più fisica che di qualità. Battaglia ed è suo il timbro del raddoppio. (dall'83' Klaassen s.v.)

Thuram 7,5 - Da subito tra i più pimpanti, il figlio d'arte segna l'ennesimo gol pesante con un tiro piazzato che distrugge il muro alzato da Juric. Sfiora il raddoppio, è già un idolo della Nord. Quella del Grande Torino è la prima rete in trasferta della sua avventura in nerazzurro. 

Allenatore Simone Inzaghi 6,5 - Il piano partita, con l'ingresso di Dumfries nella ripresa, si rivela perfetto. Ma forse non era più opportuno inserirlo subito? La fisicità dell'olandese mancava in maniera evidente. Adesso serve parlare con Barella: dove è finito il Nicolò che conosciamo?

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