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Tutto Inter live - Icardi il guerriero e Mancio che cambia

Intervista di Maurito a El Grafico. Il tecnico verso Marassi cambia: dentro Borzovic, JJ e Ljajic

01 Ott 2015 - 15:45

Contro la Sampdoria (e in occasione di alcune importanti trasferte di quest'anno) ci sarà il debutto stagionale per la terza maglia, gialla come nella stagione 2003-04. La scelta pare sia dovuta al colore acceso, che accentua la presenza fisica dei giocatori sotto i riflettori.

Novità per Samp-Inter. Mancini deve fare scelte obbligate (squalificato Miranda), e scelte oculate a metà campo e in attacco. In difesa torna Murillo, ma non è detto che facia coppia con Medel: probabile Juan Jesus, e Medel dirottato a metà campo con Melo e Brozovic (più di Guarin). Poi Ljajic con Icardi e Palacio, anche se la carta Biabiany non è da escludere.

Maurito Icardi parla a El Grafico. E racconta molto della sua vita, dei suoi pensieri e del suo momento-Inter. Da capitano. "Sono un lottatore, sono un guerriero e le decisioni che prendo me le sento tutte addosso: nel bene o nel male, giuste o sbagliate che siano. Chi parla di me? Non mi importano i commenti di chi è ignorante. I miei rapporti con Zanetti? Lui mi vuole tanto bene e io gliene voglio a lui. Capitano? La decisione l'ha presa Mancini ed è stata condivisa da tuti, società e gruppo".

Missione spagnolo per Piero Ausilio. Il ds è già alla ricerca di rinforzi per gennaio e ha assistito a Barcellona-Bayer Leverkusen e ad Atletico Madrid-Benfica come scrive il Corriere dello Sport. Nel primo match ha visionato Bellarabi, esterno offensivo dei tedeschi che già piaceva in estate. Poi al Calderon ha messo gli occhi su Semedo, terzino dei lusitani. Potrebbe essere il sostituto di Montoya che dovrebbe torna al Barcellona dopo non aver convinto Mancini.

Adem Ljajic è stato intervistato da Inter Channel, rilasciando delle dichiarazioni sul momento dei nerazzurri: "Sapevamo che la Fiorentina è una squadra forte con tanta qualità, io li conosco bene. Poi la partita si è messa subito male ed è stato tutto più difficile. Ora dobbiamo cercare di dimenticare e pensare alla prossima gara. In fondo siamo ancora primi in classifica".

Juan de Dios Carrasco, agente del terzino dell'Inter Martin Montoya, ha parlato a Telelolombardia dell'ex Barcellona, smentendo un suo possibile addio a gennaio: "Sarà un giocatore dell'Inter ancora per molti anni. E' in prestito biennale, ma c'è un diritto di riscatto per l'Inter. Non è contrariato dopo sole sei partite, arriverà il suo momento".

Novità in difesa per l'Inter che va a Marassi. Il ritorno di Murillo, guarito: al centro della difesa (Miranda è squalificato), probabilmente ancora accanto a Medel. Probabile perché Mancini sta valutando anche il ritorno di Juan Jesus: a sinistra (per Telles) oppure al centro (con Medel centrocampo). In avanti senza Jovetic spazio a Biabiany, forse preferito a Palacio.

Ranocchia e l'Inter sembrano ormai destinati a dividersi già a gennaio. Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, il difensore sta prendendo sempre più in seria considerazione l'idea di lasciare la squadra di Mancini, per cui l'ex capitano nerazzurro è ormai una terza scelta. Ranocchia, accostato al Milan la scorsa estate, è tornato nel mirino dei rossoneri ma sul centrale è vivo anche l'interesse di Everton e Tottenham. In uscita, a gennaio, ci sarà anche Montoya, bocciato da Mancini e pronto a tornare al Barcellona.

Perso Miranda (squalifica), Mancini conta di recuperare Murillo per la trasferta di domenica con la Sampdoria. Il difensore ha parlato a Radio Caracol, anche per fare il punto sulla sua disponibilità in vista della gare della Colombia con Perù e Uruguay. "Sto meglio, mi sto impegnando per essere pronto nel fine settimana. Spero di esserci contro la Samp". Per la cronaca, le due gare della Colombia sono in programma l'8 e il 13 ottobre.

Arieido Braida, ds del Barcellona, ha parlato a Internews del futuro di Martin Montoya: "E' troppo presto per parlarne, siamo solo a settembre, ma posso dire che il suo ritorno a Barcellona a gennaio è una bufala. Non mi sono fatto un'idea delle sue difficoltà di inserimento all'Inter. Se Ausilio è in Spagna, non credo che il suo viaggio abbia a che fare con questo, andrà in giro a vedere le partite che vorrà".

Stevan Jovetic si è sottoposto questa mattina a una risonanza: l'attaccante nerazzurro, che si è arreso pochi minuti della sfida contro la Fiorentina, si è procurato un'elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra. Il montenegrino sarà valutato nei prossimi giorni, ma ad Appiano Gentile puntano ad averlo in campo per il 18 ottobre, a San Siro contro la Juventus.

Intervistato da Inter Channel, Dejan Stankovic ha parlato del suo passato in nerazzurro. Dall'arrivo al Triplete, passando per la stagione nefasta (per lui) del 2007-08: "Sì, è stata quella più difficile. Avevo anche rotto i legamenti della caviglia, ma Roberto credeva in me. Invece, quando è arrivato José Mourinho tutti dicevano che sarei andato via. Era un momento delicato, Roberto è stato un collega, mio allenatore e da sempre siamo amici. Ad Appiano, poi, José mi ha parlato dicendomi che avrebbe voluto Lampard, ma quella trattativa era molto difficile. Quindi, a quel punto, sarei stato la sua scommessa. Mi ha fatto un bellissimo discorso, dicendomi che saremmo diventati amici, anche se lo ero anche, e soprattutto, di Mancini. Il nostro rapporto si è poi visto, nei momenti difficili lui c'è sempre stato. Lo scudetto? Abbiamo dominato, poi José era uno spettacolo a livello mediatico. Lui è stato una novità per il calcio italiano. Il Barcellona? Che partita spettacolare, non abbiamo sbagliato nulla. Il momento più bello è sicuramente quando abbiamo alzato la Champions League, quello è l'apice della carriera di un calciatore".

Inseguito nel mercato estivo, sembrava che Jacopo Sala potesse diventare nerazzurro in quello invernale. In realtà, il terzino del Verona (scadenza contratto nel giugno 2017) piace al Napoli e a Maurizio Sarri. Le porte dell'Inter si riaprirebbero per Sala solo in caso di addio di due giocatori.

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