Il montenegrino: "Con Icardi più giocheremo insieme e più miglioreremo"
Felipe Melo ha commentato ai microfoni di Premium la vittoria contro l'Udinese: "Abbiamo fatto una bella prestazione, contro una squadra molto forte in casa. E' stata una partita in cui abbiamo sofferto tanto, ma bisogna saper soffrire e noi siamo stati bravi. Sono contento anche per Jovetic ed Icardi che, oltre ai gol, hanno lavorato tanto per la squadra. Scudetto? Noi siamo l'Inter, dobbiamo sempre pensare di finire il più in alto possibile. E soprattutto pensare a noi stessi, quello che succederà domani non ci deve interessare".
"Abbiamo fatto un'ottima partita, creando tante occasioni. Qui non è mai facile e sono contento che abbiamo vinto. Ora abbiamo la coppa e poi la Lazio, sono partite difficili che vogliamo vincere. Sono contento per il gol, una liberazione". Parola di Stevan Jovetic ai microfoni di Premium Sport. Oggi ho fatto bene, ma l'importante è la squadra. Io e Icardi possiamo formare un’ottima coppia: più giocheremo assieme e più miglioreremo. Lo Scudetto? Io ci credo, se non ci credi come fai a vincerlo? Ci sono tante squadre competitive, ma siamo lì".
Niente Udinese per Andrea Ranocchia. Il difensore nerazzurro, a causa di una contusione alla tibia sinistra riportata venerdì nella seduta di rifinitura, è finito cautelativamente in tribuna al Friuli.
Il prolungamento del contratto di Nagatomo, in scadenza nel 2016, non è ancora arrivato ma il giapponese si augura di restare all'Inter: "Rinnovo? Non lo so, speriamo - dice a Premium Sport -. Io voglio rimanere qui".
Erick Thohir avrebbe voluto assistere a Inter-Lazio di settimana prossima (anche per presenziare alla cena di fine anno e agli eventi natalizi con gli sponsor) ma non tornerà a Milano prima di gennaio: come scrive il Corriere dello Sport, il presidente nerazzurro ha rinunciato al viaggio a Milano per impegni professionali e familiari.
Jonathan Biabiany è tornato sull'aritmia che ha rischiato di interrompere la sua carriera: "Ero terrorizzato, più per la salute che per il calcio. Il primo mese facevo solo visite e nessuno mi dava certezze. Ho avuto paura di morire - l'intervista a Sportweek -, non l'avevo mai ammesso. Mi mostravo positivo per non far vedere le mie debolezze. Poi sono tornato ad allenarmi ma mentirei se dicessi che ero tranquillo, ora mi sono lasciato tutto alle spalle". Sul ritorno all'Inter: "Bello ritrovare gente che avevo lasciato, come Ausilio. Sembra che nessuno sia invecchiato o forse sono io che guardo ancora con gli occhi del bambino: per me è sempre una magia". Infine un retroscena sull'offerta del Milan: "Sono ambizioso, ero a Parma da 4 anni e volevo un livello più alto: era l'unica offerta che avevo ricevuto".