L'ex attaccante nerazzurro ricorda i suoi derby a Bruno Longhi: "Sono state sfide eccezionali ed equilibrate"
Inter-Milan è una delle sfide che la Serie A esporta in tutto il mondo. Dalla Cina agli Stati Uniti, saranno centinaia di milioni i telespettatori e tra questi, dalla California, ci sarà anche uno che con la maglia dell'Inter ha scritto pagine importante della storia di questo match: Jurgen Klinsmann, che ha parlato Bruno a Longhi durante Apericalcio. "Il derby bisogna vincerlo perché conta tantissimo. Una partita speciale per i tifosi come me, ma anche per i giocatori in campo" le parole del tedesco.
"Ai miei tempi c'era l'Inter dei tre tedeschi contro il Milan degli olandesi - ha ricordato Klinsmann -. Erano partite favolose ed equilibrate, ma è stata un'esperienza unica e bellissima. Io ora sono negli Stati Uniti dal 1998, ma seguo sempre il calcio italiano e sono orgoglioso di quanto sta facendo l'Inter".
La forza dell'Inter - "A me piace come gioca l'Inter, ma in campionato ormai credo sia tardi e che nessuno possa fermare il Napoli. La mia speranza - ha proseguito Klinsmann - è che possa essere un anno speciale in Champions League per i nerazzurri. Credo possa fare bene perché la rosa è eccezionale e ha già dimostrato di giocarsela con le grandi squadre in Europa. Mi aspetto almeno la semifinale, penso possa arrivarci. Poi non dimentico la Coppa Italia, che sarà meno prestigiosa ma è comunque un trofeo".
I problemi con le piccole - "Non so perché l'Inter faccia più fatica contro le piccole, magari è un problema di concentrazione. Se si vogliono vincere trofei, queste partite non le puoi sbagliare e direi che le lezioni prese quest'anno sono già state abbastanza".
Su Milan e Juventus - "Da interista mi godo il momento difficoltà di Milan e Juventus - ha continuato Klinsmann -, come ogni tifoso. Certo il crollo del Milan è inspiegabile perché stava andando molto bene e nessuno si aspettava che perdesse così tante partite e in malo modo. Non so cosa sia successo".
Scudetto al Napoli - "Penso sia troppo tardi per raggiungere il Napoli, credo sia il suo anno. Vincere il derby contro il Milan resta importantissimo e me lo auguro, ma non credo che il Napoli si faccia rimontare 13 punti, ci vorrebbe qualcosa di clamoroso. Da fuori sembrano un gruppo fortissimo, con un allenatore eccezionale e un pubblico caldo. Ma nel calcio mai dire mai".