Il ct degli azzurrini chiude il caso Kean e si concentra sul gruppo che affronterà gli Europei in Romania e Georgia
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L'Italia Under 21 è pronta per gli Europei di categoria che si terranno tra Romania e Georgia, ma dovrà fare a meno di Moise Kean. L'attaccante della Juventus, pre-convocato dal commissario tecnico Paolo Nicolato, ha infatti deciso di lasciare il ritiro per motivazioni ancora non specificate alla stampa, con le voci che si sono rincorse gettando tanti interrogativi sulla mancata partecipazione alla competizione. E alla presentazione dei 23 che affronteranno il torneo, al ct non poteva non essere fatta una domanda proprio sulla punta bianconera: "Quello che dovevo dirgli gliel'ho detto in grande serenità, ognuno è libero di fare le sue scelte".
Nicolato non si è tirato indietro nel rispondere alle domande su Kean, del quale però non ha voluto parlare più di tanto: "Lui mi ha risposto in grande serenità. Lui sa come lavoro, sa come la penso e per me la cosa è chiusa".
"Credo che in questo momento sia giusto parlare di chi è qua, in questo momento sono importanti i 23 che sono qui" ha detto il ct in conferenza stampa. Ed ecco quindi gli apprezzamenti a chi, come Gnonto, dopo l'esperienza in Nazionale maggiore in Nations League scenderà in Under 21 per l'Europeo: "Su Willy è giusto fare un po’ di chiarezza. Noi volevamo convocarlo già nel marzo 2022, poi ho condiviso la scelta di lasciarlo all’Under 19 perché c’erano le qualificazioni per il Mondiale e sappiamo tutti come è andata a finire. A giugno è arrivata la convocazione di Mancini. Abbiamo deciso di portarlo nonostante fosse già impegnato in Nations League anche grazie al club di appartenenza, che non ci ha creato problemi. Willy ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili e ne conosciamo il valore, sia tecnico sia umano. Lui è felice ed entusiasta di venire e noi siamo molto contenti di averlo”.
Parole di elogio anche per Sandro Tonali e Giorgio Scalvini: "C’era forse la possibilità di avere anche qualcun altro, ma loro hanno mostrato sin da subito grande entusiasmo di venire, conoscono bene le dinamiche del nostro gruppo e ci fa piacere che, anche a distanza di anni, vengano volentieri qui. Vuol dire che stanno bene insieme a noi e che stanno bene tra di loro". E sulle qualità di Samuele Ricci, play del Torino, ha aggiunto: "In questa fase qui è difficile parlare dei singoli. Ricci comunque è un ragazzo che può fare tutto, il regista, il vertice basso, la mezzala e mediano in un centrocampo a due. Ha gamba, tecnica e lettura del gioco. Sa interpretare vari ruoli, è intelligente".
Ma Nicolato ha dovuto fare anche qualche esclusione eccellente: “La prima fase del lavoro svolto con la squadra mi ha convinto molto. Abbiamo dovuto fare delle scelte dolorose, perché purtroppo il numero chiuso di convocabili non ci consente di portare tutti quelli che meriterebbero un posto, però mi ha convinto l’atteggiamento dei ragazzi, la volontà di esserci, di fare un buon lavoro, nonostante si sia a fine stagione e tutti abbiano avuto un’annata pesante: l’atteggiamento dei ragazzi ci fa ben sperare”,