Juve-Bologna, le immagini del match
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Il designatore dell'Aia duro: "Di Bello non sarà fermato, basta attaccarci, anche noi sbagliamo"
"Non sospendo Di Bello, io non metto in croce nessuno". Intervenuto da Coverciano Gianluca Rocchi, designatore degli Aia, è tornato sul discusso episodio con al centro Ndoye nel recentissimo Juve-Bologna. Al centro il mancato rigore assegnato ai felsinei per un fallo apparso ai più netto a due passi dalla porta. Ma il clou è arrivato poco dopo, quando ai presenti i vertici dell'Associazione italiana arbitri hanno reso pubblici i dialoghi dello stesso Di Bello con il Var Forneau e l'Avar Nasca.
"Possibile rigore" la prima uscita di Forneau subito dopo il fallo Iling-Junior. Poco dopo lo stesso Forneau chiede ai tecnici di mostrare altre angolazioni per capire meglio l'accaduto. Qui poi succede l'inspiegabile: il fischietto 39enne dice "No, sta fermo, guarda" in merito all'esterno bianconero. "Per me no" prosegue Nasca. Tutto liquidato in pochi secondi e concluso con "Check completato, non c’è nulla".
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"C'è stato un errore di valutazione per un check superficiale" il commento di Rocchi sull'accaduto. "La prima responsabilità è mia che ho mandato Di Bello a Torino, lui è un top nella categoria, metterlo in croce non va bene - ha aggiunto -. Noi siamo consapevoli e i primi ad essere dispiaciuti quando sbagliamo, altri errori ci saranno, non siamo infallibili come qualcuno vorrebbe pensare. Non è questo il messaggio che deve passare". Non sospendo Di Bello perchè non sospendo gli arbitri per questioni tecniche, purtroppo ho dovuto farlo per questioni comportamentali e disciplinari. Farà uno o due turni al massimo ma ho bisogno di lui perchè la stagione è lunga".