L'ex numero 10 bianconero: "Non so quali siano i piani, ma ho un ottimo rapporto con tifosi e club"
© Getty Images
Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini: nel terremoto che ha colpito il mondo Juve, i tifosi bianconeri invocano il nome dei due grandi ex. Detto che la Exor ha già indicato il nome del candidato alla presidenza (sarà il torinese Gianluca Ferrero il successore di Andrea Agnelli), la speranza del popolo juventino è quella di rivedere in società un uomo dal comprovato Dna bianconero, una bandiera che magari con il ruolo di presidente onorario sia garante di una fede che in questo delicato momento ha bisogno di nuove certezze. In questo senso, il processo di riavvicinamento dell'ex numero 10 - incominciato lo scorso aprile quando per la prima volta dal giorno dell'addio al calcio Del Piero era tornato allo Stadium - potrebbe essere arrivato al suo pieno compimento. Sempre amatissimo dal suo popolo, ma in non altrettanto buoni rapporti con l'ex presidente Andrea Agnelli, nell'immediatezza delle dimissioni ufficializzate ieri sera Alex ha commentato dal Qatar - dove si trova in qualità di commentatore dei Mondiali per BeIn Sports- la situazione venutasi a verificare a Torino. E lo ha fatto senza tirarsi indietro: "Ho passato più di 20 anni alla Juventus, il mio rapporto con i tifosi e il club è molto, molto profondo. È stato una grande viaggio, qualsiasi notizia sulla Juve mi coinvolge e mi colpisce. Non so quale sia il piano, nessuno mi ha chiamato, ma conosco molto bene la società. Ho ancora una casa a Torino. È una cosa triste perché sono tutti miei amici: da Andrea Agnelli a Pavel Nedved" ha dichiarato Del Piero riferendosi alle dimissioni del Cda. "Tutte persone con cui ho condiviso momenti molto belli. Li ho visti anche di recente. È incredibile che una squadra storica come la Juventus viva questi momenti di alti e bassi che sono iniziati nel 2006 con la serie B, ma poi ci sono stati i 9 scudetti di fila. Sono molto dispiaciuto per la situazione, però non è come il 2006, non riguarda il team ma la gente, perché è un'accusa sulle persone, sul presidente e sui componenti del cda. Il fatto che Andrea Agnelli si sia dimesso è grave, non capita spesso. La Juve storicamente ha passato momenti come questo, come la retrocessione nel 2006, e ancora prima. E' un circolo di alti e bassi. Per la Juve è sempre così, o la ami o la odi" ha concluso Del Piero. "E' il destino che quando succedono le cose alla Juve, succedono sempre in grande".