I bianconeri potrebbero sfruttare il derby di Milano per agganciare la testa della classifica, ma Sarri ha già battuto il Napoli e sogna il bis
Risultatisti contro giochisti, oltre a essere l'eterno dilemma del nostro pallone, è da sempre il centro di gravità delle sfide tra Max Allegri e Maurizio Sarri, il focus di un'attitudine che li marchia a fuoco. Risultatisti contro giochisti è però oggi anche un tema forte del campionato, perché Juve-Lazio aprono la giornata e proveranno ad approfittare del derby di Milano per rossichiare punti alle due fuggitive. Allegri, reduce da una settimana complicata tra la positività al doping di Pogba e il duro attacco di Bonucci, si affida alla ormai consolidata coppia Chiesa-Vlahovic, Sarri conferma quasi in toto la formazione di Napoli fatta eccezione per Guendouzi, preferito a Kamada in mezzo al campo.
La sfida dello Stadium darà una prima misura delle ambizioni delle due squadre, non del tutto convincenti in questa prima parte di stagione. La Juve, che pur ha portato a casa sette dei nove punti disponibili, ha lasciato alla prima di Udine le buone intenzioni di aggressività e dinamismo. La Lazio, dal canto suo, ci ha messo tre partite per ritornare quella dello scorso campionato e ha forse trovato in Guendouzi l'uomo giusto per sostituire Milinkovic-Savic.
Immaginarsi la partita non sembrerebbe complicato: anche in virtù dei cinque uomini piazzati in mezzo al campo, con McKennie restituito al suo ruolo di interno (sarà Cambiaso l'esterno destro, Weah ancora in panchina), i bianconeri sembrano portati a una gara di attesa e ripartenza, motivata dalla necessità di infoltire gli spazi al centro per limitare il palleggio della Lazio e dalla propensione alle ripartenze dei due esterni e delle due punte.
Sarri, d'altro canto, riproporrà la sua solita Lazio, confidando in un'altra giornata di grazia di Felipe Anderson e Zaccagni e nella vena "artistica" di Luis Alberto. La squadra corta proverà a ridurre al minimo gli spazi offensivi della Juve, il palleggio a scardinare la difesa di posizione dei bianconeri. Come per il derby, anche Juve-Lazio non decide nulla, ma indica la strada. L'asticella si è alzata ed entrare nei primi quattro posti è una necessità per entrambe. Se poi con ambizioni da scudetto lo dirà il campo.