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IL COMMENTO

Juventus-Napoli, gli avvocati dei tifosi partenopei rispondono alla Prefettura di Torino: "Le restrizioni non possono essere generalizzate"

I legali Erich Grimaldi e Luca Rubinacci hanno commentato la decisione del Tar del Piemonte di accettare il ricorso avanzato da due supporters napoletani

di Marco Cangelli
22 Set 2024 - 13:04

Continua a far discutere la decisione della Prefettura di Torino di impedire ai tifosi residenti della provincia di Napoli di seguire la propria squadra nella trasferta con la Juventus. Una situazione che ha impedito a centinaia di tifosi napoletani di seguire la formazione di Antonio Conte in trasferta e che ha portato al ricorso al Tar del Piemonte da parte di due tifosi napoletani, padre e figlio minorenne; accettato dal tribunale. 

Le restrizioni erano state applicate con l'obiettivo di evitare possibili scontri in vista del big match dello Stadium, tuttavia ciò ha coinvolto numerosi incensurati che non hanno potuto raggiungere il capoluogo sabaudo e perdendosi così la sfida conclusasi con il punteggio di 0-0.

"A 24 ore dal decreto cautelare del Tar Piemonte, è possibile qualche considerazione più ponderata sulle indicazioni che provengono dalla pronuncia del tribunale amministrativo: le restrizioni non possono essere ingiustificatamente generalizzate, ma devono colpire solo persone o categorie di individui che, effettivamente e in concreto, rappresentino un potenziale pericolo per l'ordine pubblico - hanno spiegato gli avvocati Erich Grimaldi e Luca Rubinacci -. Nel caso della partita dello Stadium il presidente del Tar Piemonte, con grande sensibilità giuridica, ha chiarito che, se a presupposto di una determinata misura si pongono fatti specifici (gli scontri di Cagliari), le misure di contrasto, per essere realmente efficaci e rispettose del principio di proporzionalità, devono tendere a isolare proprio e solo gli autori di quei fatti specifici. Questa valutazione è mancata nel caso di Torino da parte del Casms e della Prefettura, il che ha ingiustificatamente colpito tifosi assolutamente pacifici, magari genitori e figli minorenni (come nel caso del ricorrente), che ovviamente potranno reclamare il risarcimento dei danni subiti laddove non abbiamo comunque usufruito dei voli per recarsi a Torino. Diversi tifosi, invero, hanno già chiesto di voler ottenere giustizia".

Se è vero che i legali si auspicano "in ogni caso che il Casms, per le prossime partite, laddove emerga la necessità, suggerisca provvedimenti immediati, ma soprattutto più equilibrati e ragionevoli", la situazione potrebbe complicarsi complice una class action attivata dai tifosi stessi come sottolineato dall'avvocato Rubinacci, decisi a ottenere un rimborso del biglietto. 

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