Il presidente bianconero: "Nedved, Cherubini e Arrivabene la miglior squadra che il club possa avere"
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In casa Juve è il giorno di un nuovo inizio con la promozione di Cherubini al posto di Paratici e l'arrivo di Arrivabene ai vertici del management, ma il tema Super League resta centrale. "Abbiamo ricevuto dalla Uefa una lettera che ci ha ammesso alla prossima Champions - ha spiegato Andrea Agnelli presentando la nuova area sportiva della Juve -. C'è volontà di dialogo, ma non abbiamo nessuna paura delle minacce che sono state fatte negli ultimi mesi".
"Pensiamo che alla fine la nostra azione legale porterà a risultati soddisfacenti - ha aggiunto - Il verso successo ci sarà quando si riprenderà nuovamente a dialogare". "Con Ceferin ho sempre avuto un ottimo rapporto e continuo a stimarlo come persona - ha proseguito il presidente Agnelli -. Detto questo quando si lavora nel mondo del business si sa che determinate cose non si possono dire quando si firma un accordo e con le dimissioni immediate dalle mie cariche ritengo di essermi comportato nel migliore dei modi". "Alex rimane una persona che stimo e il padrino di mia famiglia, col tempo penso si possa risanare il rapporto", ha aggiunto.
Poi qualche considerazione sul management bianconero. "Dal 2018 Nedved ha raggiunto la conoscenza che lo ha portato a essere il numero due della società a pieno titolo - ha precisato Agnelli -. Questo è quello che rappresenta per noi Pavel". "Maurizio Arrivabene è un volto noto e conosciuto e le sue competenze e capacità gestionali sapranno completare le grandi competenze calcistiche di Nedved e Cherubini - ha continuato il presidente bianconero - Sono sicuro che saprà portare grande esperienza e professionalità nel club. Presentare Maurizio penso sia riduttivo considerando il suo curriculum".
"Federico lo conoscete, ultimamente è presenza fissa a bordocampo nei riscaldamenti - ha continuato parlando di Cherubini -. Lui è un punto d'orgoglio nella società perché è il primo manager formato interamente in Juventus". "Una serie di progetti che sono stati e saranno importanti per la Juventus sono merito di Federico - ha aggiunto -. Tutta la gestione degli on loan players è opera di Federico così come la messa a regime del progetto Under 23. Sono progetti che portano la firma di Federico, oggi arriva come Football Director con la responsabilità di tutta la parte sportive e tutte le squadre".
"Penso che questa sia la miglior squadra di cui la Juve può disporre in ambito sportivo e non - ha aggiunto Agnelli -. Il nostro auspicio è che dalla stagione 22/23 si possa ragionare usciti dalla pandemia: ce lo auguriamo da dirigenti come da cittadini".
Sulla situazione di CR7, Agnelli analizza la questione da un punto di vista economico, sottolineando il successo dell'operazione: "Cristiano è stata una delle prime operazioni che ha convolto più aree della società. Oggi l'investimento presenta risultati positivi nonostante il Covid". "Da lì faremo delle valutazioni che devono essere soprattutto tecniche perché non si può agire solo per motivi finanziari", ha aggiunto.
Quanto agli obiettivi, il presidente della Juve ha le idee chiare. "Vogliamo ritornare dove siamo partiti con disciplina e ordine nella gestione dei parametri finanziari - ha spiegato -. Quindi come nel ciclo 13-19 con fatturato positivo cercando di replicare il risultato sportivo come in quel momento storico".
Poi qualche battuta sul necessario aumento di capitale. "Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee guida per un aumento di capitale fino a 400 milioni - ha spiegato Agnelli -. La delibera sarà oggetto del consiglio di settembre". "Gli effetti della pandemia stanno toccando tutta l’industria, cito dati Uefa che analizzando i bilanci e i budget delle società dei primi campionati europei - ha continuato -. C’è necessità di liquidità nel sistema per 8,5 miliardi. Sono gli effetti della pandemia".