Il tecnico bianconero ha parlato prima della sfida contro i friulani dell'occasione di tornare a -4 dall'Inter
Massimiliano Allegri, parlando nella conferenza che precede la sfida di domani, in casa contro l'Udinese, ha ribadito il fatto che i tre punti siano fondamentali per mantenere inalterato il distacco dall'Inter. Poi ha affrontato il discorso degli attaccanti, affermando che Vlahovic ancora non sarà a disposizione, mentre non ha dato risposte definitive sul ballottaggio tra Chiesa e Yildiz. Ha poi detto che è ancora presto per vedere Alcaraz in campo.
LA CONFERENZA STAMPA
Come ha lavorato il gruppo questa settimana?
"Il gruppo ha lavorato bene come tutte le settimane e non mi posso lamentare. Domani bisogna tornare alla vittoria perché nelle ultime due partite abbiamo fatto un punto, contro una squadra che secondo me per il valore che ha e per le partite che ha giocato non merita la classifica che ha. Perché ha perso molte partite nel finale. Bisogna avere grande rispetto, perché è una squadra fisica e ha buoni giocatori. Lucca è cresciuto moltissimo".
Cosa è la Juventus per Allegri e per quanto si vede in bianconero?
“Vediamo di finire bene la stagione, ho ancora un anno di contratto. Noi dipendiamo sempre dai risultati. Sono soddisfatto del traguardo perché raggiungo Lippi che ha fatto la storia del calcio italiano e della Juventus. Sono molto contento, poi domani però abbiamo una partita da vincere e la mia panchina numero 405 passa in secondo piano”.
Come sta Vlahovic? Chiesa partirà dall’inizio?
“Vlahovic non ha niente di particolare, settimana prossima dovrebbe essere a disposizione. Porteremo Cerri dalla Next Gen, domani valuterò tra Yildiz e Chiesa chi giocherà”.
Alcaraz può giocare dall’inizio?
“No è arrivato da una settimana, ha potenzialità per migliorare. Dare giudizi dopo una settimana è difficile, ci tornerà utile nel finale di stagione”.
La vittoria di Roma dimostra ancora di più che l'Inter è la favorita?
"Che fosse la favorita non bisognava aspettare la partita con la Roma per saperlo. Per noi, fatti 53 punti, dobbiamo tornare alla vittoria domani perché ci allenteremmo in modo importante dal quinto posto. Nel calcio non si sa mai. Si tornerebbe alla vittoria ed è importante e torneremmo a -4 dall'Inter. Facciamo il nostro percorso, l'Inter sta facendo cose straordinarie. Credo abbia giocato 7 partite nel 2024 e le ha vinte tutte. Un passo alla volta, domani cerchiamo di tornare alla vittoria".
La vittoria dell'Inter può portare a un contraccolpo?
"Rispetto a quella del Napoli è una situazione diversa rispetto a noi. La vittoria dell'Inter deve farci essere ancora più motivati, vincendo allungheremmo sulla quinta in classifica e torneremmo a -4. Per giocare la Champions l'anno prossimo quella di domani è una partita molto importante".
Come sta la squadra dal punto di vista mentale?
"Stiamo bene, perdere uno scontro diretto ci sta. A Milano abbiamo perso contro una squadra che sta facendo cose straordinarie, è stata una partita dove abbiamo imparato molto".
Domani Chiesa può partire titolare e cosa gli chiede
"Di fare buone prestazioni e mettersi a disposizione della squadra. Se Federico giocherà dall'inizio avrà una possibilità importante, è un giocatore importante per la Juventus e da lui ci aspettiamo molto".
Alex Sandro comincia dall'inizio? Ha visto Sanremo ieri?
"Ho visto Sassuolo-Torino e poi un pezzo di Sanremo. Ho sentito la canzone della ragazza che ha vinto poi mi sono addormentato. Alle 23 vado a dormire, non vado oltre. Alex Sandro potrebbe giocare, ha avuto qualche intoppo quest'anno ms è un giocatore importante. Può dare ancora tanto al calcio secondo me. Non è semplice trovare un giocatore come lui".
Rimpianti per come è finita domenica scorsa?
"Rimpianti no, abbiamo fatto una buona partita. L'ho analizzata subito dopo il fischio finale. Primo tempo equilibrato, c'è stata l'occasione di Dimarco, poi nella ripresa si è spaccata la partita e potevamo fare gol, abbiamo avuto occasioni favorevoli. In questo momento c'è la squadra più forte in testa al campionato. Non lo dico ora, è favorita dall'inizio e lo sarà fino alla fine. Dobbiamo fare il nostro percorso, dobbiamo tornare a vincere perché abbiamo fatto solo un punto nelle ultime partite".
Un punto in due partite. Può essere considerata una mini crisi?
"Crisi? E' una metafora. Abbiamo fatto due partite e un punto. Dato di fatto. Serve lavorare su quello. Contano quelle cose lì alla fine. Domani bisogna affrontare la partita con grande rispetto del'Udinese, sapendo che ha meno punti di quelli che potrebbe avere. Anche per lo svolgimento delle partite. Il calcio è strano e succede questo".