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NUOVO SOCIO

Ardoino, ad Tether: "Non siamo un fondo speculativo. Possiamo finanziare la Juve per 2000 anni"

"Siamo dei tifosi, ci piacerebbe acquistare più del 5%. Make Juve Great Again il nostro slogan"

17 Feb 2025 - 11:51
 © Getty Images

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Da venerdì scorso la Juventus ha un nuovo socio di minoranza, ovvero Tether, il colosso di criptovalute e nuove tecnologie da 140 miliardi di dollari che si è appena preso poco più del 5 per cento del club bianconero. Paolo Ardoino, 40enne amministratore delegato del gruppo, ne ha parlato in un'intervista al Corriere della Sera. “Quando abbiamo deciso di comprare le azioni del club? È un processo che durava da un po’ di tempo, qualche mese, nel quale abbiamo acquistato quote sul mercato: siamo ancora piccolini - ha spiegato il chief executive - Vorremmo poter aiutare l’attuale dirigenza, chiedendo se sarà poi necessario acquisire una quota maggiore. Ma dietro non c’è alcun piano machiavellico. Se abbiamo avvertito John Elkann o Exor? In passato, ci sono stati scambi con la dirigenza e la proprietà, per una valutazione strategica".

Da cosa nasce la decisione di entrare nella Juventus. “Direi che dietro c’è una serie di fattori, a partire dal tifo: sia io che Giancarlo (Devasini, il fondatore, ndr) siamo tifosi bianconeri. Non siamo un fondo speculativo. E pensiamo che la squadra abbia potenzialità incredibili, del resto la Juve è tra i club più importanti del mondo: e ci sembrava doveroso sostenere un’opportunità italiana”.

Il motto è "Make Juve Great Again". "Di certo non si fa tutto questo per pubblicità: abbiamo chiuso lo scorso anno con 13,7 miliardi di utili, abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la squadra per i prossimi 2000 anni. La Juve deve tornare dove merita. Sempre per questo ho scritto “Make Juve Great Again”. Slogan scelto perché ha funzionato. Anche se è vero che siamo vicini all’attuale amministrazione americana”.

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