Federico, ormai da quasi tre anni in Canada, ha parlato del momento di bianconeri e viola
Fiorentina-Juventus è la sua partita. Federico Bernardeschi si è trasferito in Canada da quasi tre anni, ma segue con grande attenzione i destini delle sue vecchie squadre. Così l'ex esterno della nazionale si è messo ad analizzare il momento dei bianconeri e della Viola.
E la disamina non può che partire dalla pioggia di fischi post Juve-Atalanta: "Quello che è successo allo Stadium mi è dispiaciuto tanto, non è mai bello vedere una squadra in difficoltà però capisco la rabbia dei tifosi, per la storia della maglia e della società, ed è giusto così. Credo che in questo momento la Juventus debba isolarsi e portare a termine la stagione con il quarto posto". Il primo responsabile sul banco degli imputati è Thiago Motta: "Il progetto è stato fatto su più anni, penso che la società farà delle valutazioni alla fine. Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere in una stagione, in base agli obiettivi che ci si era prefissati all’inizio la dirigenza dovrà decidere se andare avanti così o cambiare. La Juventus può farcela benissimo anche se non me l’aspettavo così in difficoltà. I progetti nuovi non sempre vanno nella maniera giusta, spetta alla società decidere se dare tempo al nuovo corso o cambiare". Tra i temi da sistemare a Vinovo c'è la questione Vlahovic: il serbo, in scadenza nel 2027 con un contratto pensatissimo da 12 milioni annui, sembra sempre più ai margini. E Bernardeschi, che di Dusan è stato compagno per sei mesi, non è d'accordo sulla gestione del ragazzo: "Dispiace vedere un capitale che non gioca per motivi un po’ tattici, un po’ tecnici e un po’ societari. Credo che la sua situazione dipenda da una combinazione di queste tre cose. È un giocatore forte, un professionista serio e la Juventus non sta valorizzando un suo capitale, facendo giocare uno, Kolo Muani, che è solo in prestito. Dal punto di vista societario lo considero un errore".
Nel corso della sua intervista alla Gazzetta dello Sport, Bernardeschi ha parlato anche del momento della Fiorentina e delle critiche a Palladino: "Eccessive. La Fiorentina gioca bene e quando hai due competizioni da sostenere non è mai facile. Ha sempre vissuto momenti di alti e bassi avendo giocatori giovani, sta facendo il suo percorso e non mi aspettavo di vedere niente di più. Deve lottare per arrivare in Conference o in Europa League, la posizione di classifica è giusta. Non ha una rosa da Champions. Palladino mi piace, però lui e Thiago non si somigliano come impostazione tattica". Poi Berna parla di due suoi ex compagni che hanno fatto il percorso inverso rispetto al suo: Fagioli e Kean. "Ho sempre sostenuto che Moise fosse un giocatore forte, alla Juventus aveva una concorrenza atroce. Non avevo dubbi che avrebbe fatto tra i 15 e i 20 gol alla Fiorentina. La Viola è un’ottima opportunità anche per Nicolò. Può fare bene a uno come lui che ha vissuto un periodo personale complicato"