Il tecnico che ha preso il posto di Allegri fa il suo esordio tra i 'grandi' al Dall'Ara
Dopo la conquista della Coppa Italia e il terremoto sportivo che ne è seguito e che venerdì ha portato all'esonero di Massimiliano Allegri, la Juventus torna in campo questa sera al Dall'Ara con una nuova guida tecnica: Paolo Montero. L'ex difensore (9 anni in bianconero) e tecnico dell'U19, che ieri alla Continassa ha guidato il suo primo allenamento di rifinitura, fa il suo esordio tra i 'grandi' contro il futuro della panchina della Juve, quel Thiago Motta che ha riportato il Bologna in Champions e ora mette nel mirino un terzo posto "che sarebbe storico".
Il tecnico rossoblù non avrà Zirkzee e lo sostituirà con Odgaard, mentre in difesa sembra orientato a confermare Calafiori, promesso sposo proprio dei bianconeri in estate. Ma se dopo un'intera stagione come gioca Motta è noto, c'è molta curiosità per vedere all'opera la nuova Juve di Montero, che per le ultime due gare della stagione dovrebbe ripartire dal 3-5-2, che però potrebbe anche diventare un 3-4-1-2, con un gioco dai principi semplici ma fatto di maggior possesso palla e calcio posizionale, cercando la costruzione dal basso ma senza esasperazioni e tentando di portare tanti uomini in fase offensiva.
Come giocherà a Bologna? Davanti a Szczesny difficile rinunciare a Gatti, Bremer e Danilo nonostante Alex Sandro sia nuovamente a disposizione. Col rientro di Locatelli la mediana sarà composta assieme a Rabiot e Miretti. A destra confermato Cambiaso, mentre a sinistra Iling-Junior sembra davanti a Kostic. Davanti, con Vlahovic, più Chiesa di Yildiz. Torna tra i convocati dopo la lunga squalifica per scommesse anche Nicolò Fagioli, che ritrova il campo e (anche grazie alla Next Gen) insegue il sogno Euro 2024.
La carriera di Montero - Montero, classe 1971, ruvido difensore centrale da calciatore, aveva iniziato la carriera al Penarol prima di essere acquistato dall'Atalanta, nel 1992, e in seguito dalla Juventus, nel 1996. In bianconero ha vinto nove trofei (quattro scudetti, tre Supercoppe Italiane, una coppa Intercontinentale e una Supercoppa Uefa) e messo insieme 278 presenze. In seguito la chiusura di carriera al San Lorenzo e nuovamente al Penarol dove inizia anche il suo percorso di allenatore. Prima le giovanili, poi la prima squadra (tre partite a interim) per in seguito spostarsi in Argentina per allenare Boca Unidos e Colon. Un'altra esperienza al Rosario Central, conclusa con l'esonero, e il ritorno, nel 2019, in Italia alla Sambenedettese dove ha conquistato un decimo e un nono posto in Serie C. Nel 2022 breve parentesi al San Lorenzo e poi il ritorno alla Juventus, dove da due stagioni allena l'Under 19 bianconera: l'anno scorso aveva conquistato i playoff, quest'anno naviga nella seconda metà della classifica del Primavera.