Il presidente bianconero: "Nessun contatto con boss mafiosi. Non mi dimetto e ci difenderemo"
Andrea Agnelli si difende e passa all'attacco nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti tra la Juve e alcuni esponenti mafiosi. "Mi è stato notificato un deferimento da parte della Procura federale nel quadro di un'indagine su alcuni personaggi legati al mondo della criminalità - ha detto il presidente bianconero -. E' inaccettabile, non abbiamo nulla da nascondere. Non ho mai incontrato boss mafiosi. Non mi dimetto e ci difenderemo".
Andrea Agnelli è stato deferito dalla Procura federale per non aver impedito "a tesserati, dirigenti e dipendenti della Juventus di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti 'gruppi ultras', anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata". E' quanto si legge nelle motivazioni della Procura che insieme al presidente Juve ha anche deferito tre dirigenti (Francesco CalVo, Alessandro D'Angelo e Stefano Merulla) e il club bianconero "per responsabilità diretta".