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IL RICATTO

Caso Pogba: nuove rivelazioni, minacciata anche la madre del giocatore

Il centrocampista della Juventus ricattato per 13 milioni di euro. Coinvolto anche il fratello Mathias

05 Set 2022 - 15:53
 © Getty Images

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Yeo Moriba, la madre di Paul Pogba, è stata minacciata a luglio, nella sua casa, da diversi soggetti che affermavano di aver protetto suo figlio "da chi gli voleva male" e che, in cambio, avrebbe chiesto al giocatore della Juventus 13 milioni di euro. Lo rivela 'FranceInfo', svelando nuovi dettagli del verbale dell'interrogatorio di Pogba ad agosto nel caso di tentata estorsione di cui sostiene di essere vittima. I malviventi "affermano che riveleranno una registrazione che dimostra che Pogba ha pagato un santone per lanciare un incantesimo su Kylian Mbappé". Questo episodio avrebbe portato l'agente del calciatore della Juve, Rafaela Pimenta, a cercare protezione per la madre dall'ufficiale di sicurezza della squadra francese, Mohamed Sanhadji. Anche quest'ultimo è stato ascoltato dagli inquirenti. 

In realtà, secondo FranceInfo, Pogba durante gli interrogatori avrebbe ammesso di aver pagato un marabutto, uno stregone, ma non per danneggiare Mbappé: il denaro sarebbe stato versato per un'associazione che sostiene i bambini in Africa.

LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA
Secondo quanto riferito da fonti investigative francesi all'Associated Press, Pogba avrebbe pagato 100mila euro al gruppo di cui faceva parte anche il fratello Mathias. Secondo l'emittente pubblica francese Bfm, il calciatore avrebbe effettuato il pagamento ad aprile dopo essere stato minacciato da uomini mascherati e armati in un appartamento di Parigi mentre era in Francia per le partite della nazionale.

L'accusa è diventata pubblica dopo che Mathias Pogba ha pubblicato un video e tweet minacciando di condividere "rivelazioni esplosive" su suo fratello e un'altra star francese, Kylian Mbappé, contro il quale il centrocampista avrebbe fatto compiere una macumba, circostanza quest'aultima seccamente smentita dal giocatore.

Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta anche dalla Procura di Torino. L'ipotesi di reato sulla quale lavorano i magistrati è di estorsione aggravata dall'uso delle armi. L'indagine è scattata dopo la denuncia lo scorso 16 luglio da parte del campione transalpino, che ha raccontato come due giorni prima due individui francesi si erano presentati vicino all'Allianz Stadium, all'ingresso del campo della Continassa dove la Juventus si allena, chiedendo di incontrarlo. Una terza persona sarebbe rimasta in attesa in auto. Ma il giocatore ha detto alla vigilanza di non farli passare e di allontanarli.

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