La causa civile verte sull'accordo di riservatezza violato dall'ex modella
L'ultimo atto della vicenda Cristiano Ronaldo-Kathryn Mayorga si consumerà davanti ad un arbitro in sede civile e non in un Tribunale: il Los Angeles Times riporta la raccomandazione del magistrato americano Daniel Albregts sul caso del presunto stupro del 2009. Lo scorso luglio erano cadute le accuse penali per l'attaccante della Juventus, rimane la causa intentata dagli avvocati della Mayorga sulla validità dell'accordo di riservatezza intrapreso tra le parti nel 2010.
La donna aveva ricevuto 375.000 dollari dal portoghese per non parlare della vicenda, salvo poi infrangere l'accordo e parlarne pubblicamente (non a caso nel 2018 la Mayorga diede l'ok ad Associated Press di divulgare il suo nome, quando di solito in casi di possibili violenze sessuali viene nascosto per questioni di privacy).
Gli avvocati di CR7 accusano la donna di aver violato i patti e che le notizie sul pagamento dei 375.000 dollari (divulgato da Football Leaks) siano arrivati attraverso "dati elettronici illegalmente violati".
I legali di Mayorga (che chiede ulteriori 200.000 dollari di risarcimento) controbattono che l'accordo di segretezza non fu violato perché la donna, che aveva 25 anni ai tempi del patto, non era in grado di comprendere cosa stesse firmando a causa delle difficoltà di apprendimento che aveva avuto da bambina e non aveva capacità legale di sottoscrivere un documento del genere.