Gli avvocati del Codacons: "I bianconeri hanno alterato la regolarità del campionato, come confermato dal Collegio di Garanzia del Coni"
Il Codacons e l'Associazione Tifosi Napoli Maradona, sulla scia della decisione di ieri del Consiglio di Garanzia del Coni sul processo plusvalenze, continuano con la battaglia per la revoca dello scudetto 2018-19 della Juventus per assegnarlo al club azzurro che era arrivato secondo in classifica. La sentenza di ieri "conferma l'avvenuta alterazione del Campionato 2018-2019, presupposto fondamentale per la richiesta di revoca dello Scudetto 2019 e della sua assegnazione al Napoli (giunto secondo), formulata con il ricorso al TAR Lazio depositato lo scorso 31 marzo 2023" sostengono, in una nota, gli avvocati Enrico Lubrano, Carlo Claps, Oreste Pallotta ed Angelo Pisani.
I quattro avvocati, lo scorso 31 marzo, avevano infatti depositato un ricorso al TAR Lazio con il quale era stata chiesta la revoca dello Scudetto 2018-2019 alla Juventus e la sua assegnazione al Napoli (giunto secondo in classifica), "alla luce dell'avvenuto accertamento del fatto che - spiegano i quattro professionisti - con il sistema-plusvalenze, la Juventus ha alterato la regolarità del Campionato 2018-2019, come correttamente indicato nella decisione della Corte Federale di Appello della FIGC 30 gennaio 2023, che risulta essere stata confermata dal dispositivo del Collegio di Garanzia emanato ieri".
"Il rigetto dei ricorsi di Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene - sottolineato i legali - ha realisticamente confermato (profilo che potrà essere confermato al momento del deposito delle motivazioni) l'impianto strutturale della decisione della Corte Federale d'Appello, con riferimento alla condotta di quattro di sei amministratori della Juventus, con la conseguenza di ritenere definitivamente accertato il fatto che la Società Juventus, tramite i propri legali rappresentanti (dei quali è responsabile in via diretta), ha posto in essere il sistema-plusvalenze in maniera preordinata e strutturata, con conseguente alterazione della regolarità dei Campionati".