Il club bianconero aspetta di conoscere le motivazioni della sentenza della Corte d'Appello della Figc
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La Juventus non molla e, attraverso i suoi legali Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa, è pronta a dare battaglia dopo la stangata arrivata dalla Corte d'Appello della Figc sul processo-bis plusvalenze che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in classifica e sanzioni a undici dirigenti bianconeri. Nei prossimi dieci giorni sono attese le motivazioni che hanno portato a questa sentenza-terremoto per il club bianconero. Da quel momento la Juve avrà trenta giorni di tempo per ricorrere al Collegio di Garanzia presso il Coni, che dovrà valutare la legittimità della sentenza. Non potrà modificare la penalizzazione, né aumentandola né diminuendola, ma in caso di vizi di forma o violazioni potrebbe rimandare tutto indietro alla Corte d'Appello federale, che deciderà se confermare i 15 punti di penalizzazione o revocarli.
Resta aperto un altro fronte per la giustizia sportiva, il fascicolo relativo ai contratti dei giocatori bianconeri, le cosiddette 'manovre stipendi'. Nell'ambito della giustizia ordinaria, il 27 marzo è in calendario l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio dell'ex presidente Andrea Agnelli e di altri undici indagati, oltre alla stessa Juve, come persona giuridica.
La Juve è pronta a dare battaglia e fa fronte comune, al grido di "Tutti compatti", da parte del tecnico Massimiliano Allegri, dei giocatori e della società. E la squadra bianconera cerca un'immediata reazione sul campo. "Noi difenderemo il club nelle sedi opportune e voi sul campo facendo punti. Oggi, più che mai, voi rappresentate milioni di tifosi in tutto il mondo", hanno detto il presidente Ferrero e l'ad Scanavino ai giocatori in un faccia a faccia durato una decina di minuti, alla vigilia della partita contro l'Atalanta.