Il brasiliano dopo il Venezia: "Non si è ancora capita la dimensione di questa Juve"
Dopo l'amaro pareggio contro il Venezia, Danilo ha voluto metterci la faccia da capitano: "La dimensione di questa Juve non si è ancora capita, si dice sempre che serve tempo ma non possiamo aspettare troppo. C'è molta amarezza, si gioca ogni tre giorni e ora pensiamo alla prossima partita". Al capitano dei bianconeri poi dello sfogo di Vlahovic: "Non gli ho ancora parlato, troppa amarezza. La cosa più importante è il rispetto tra noi e la tifoseria. Giusto che i tifosi, frustrati, esprimano quello che sentono. Anche noi sbagliamo ma non deve mai mancare il rispetto da parte nostra e da parte della tifoseria". Danilo spiega così il gesto di andare sotto la curva: "Io ho imparato qui che, sia quando si vince che quando si perde, si va sotto la curva a ringraziare. Con risultati del genere non c'è entusiasmo ma rispettiamo le dinamiche. Fino a quando sarò qui la cultura della Juve sarà rispettata, quando andrò via magari cambieranno le dinamiche".
Poi, su un possibile problema Stadium (7 pareggi in stagione contando tutte le competizioni): "Chi è arrivato quest'anno non ha ancora la sinergia con questo stadio, è normale, va costruita. Io mi sento motivato e a casa, i tifosi ci hanno dato supporto sia col Bologna che col Manchester City. Ora è importante ricompattare l'ambiente".
Infine, Danilo su un possibile addio a gennaio: "Non ho mai detto di voler andare via, mai chiesta la risoluzione anticipata del contratto. Il legame con questo club va oltre il minutaggio e sarò a disposizione del mister e dei compagni".