Il presidente di Exor alla Gazzetta: "Ho fiducia nel lavoro che sta portando avanti mio cugino Andrea Agnelli"
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John Elkann scommette sulla Juve e sulla Ferrari. Il presidente di Exor, la holding che controlla la casa di Maranello e la squadra bianconera, ha parlato a tutto tondo nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta esprimendo preoccupazione "per quello che c'è intorno al calcio e allo sport professionistico in generale. Al centro del sistema - ha detto - dovrebbero esserci i tifosi, gli atleti, e le squadre. C'è invece una deriva pericolosa che avvantaggia intermediari, organizzatori e regolatori che stanno mettendo in difficoltà il mondo dello sport perché sono motivati esclusivamente dai soldi e dal potere. Ho fiducia nel lavoro che sta portando avanti mio cugino Andrea Agnelli per dare un futuro al calcio con impegno e passione".
Elkann si è detto sicuro che la Juve possa tornare a vincere il campionato: "Sono più che fiducioso, sono convinto! La Juve sta attraversando un nuovo ciclo come è molte volte successo nella storia ormai centenaria che lega la mia famiglia alla maglia bianconera. Nel 2023 la mia famiglia festeggerà 100 anni di vita insieme alla Juventus, un record Mondiale. La squadra è cambiata tantissimo, ma alla guida c'è un allenatore come Allegri che conosce bene il club e lo spirito di tenacia e concretezza che lo caratterizza. Ci aspetta un campionato competitivo con una bella sorpresa come l'Atalanta, e una Champions difficile con il calcio inglese che è sempre più forte e ha fatto la parte del leone sul mercato. Dispiace non poter ancora veder la Juve girare con tutti cavalli e la potenza che avrebbe a disposizione senza gli infortuni".
Il numero uno di Exor ha poi detto che entro il 2026 "la Ferrari tornerà a vincere un mondiale costruttori e un mondiale piloti. E Charles Leclerc è in pole position. Abbiamo la fortuna di avere al volante due grandi piloti, probabilmente la coppia più forte della Formula 1". Il presidente della Ferrari ha poi espresso riconoscenza per il lavoro svolto da Mattia Binotto e da tutti gli ingegneri, ma ha aggiunto che "ci sono ancora troppi errori" e bisogna maturare.