Il centrocampista racconta il suo rientro in campo dopo i sette mesi di squalifica: "Avevo una gran voglia di rivincita"
La pre-convocazione azzurra di Nicolò Fagioli ha sorpreso un po' tutti e scatenato qualche polemica. Appena rientrato da sette mesi di squalifica legata alle scommesse, il giovane centrocampista della Juve è stato subito protagonista in campo nella partita e mezza che ha giocato: con lui in azione (contro Bologna e Monza), i bianconeri hanno segnato cinque reti senza subirne alcuna e forse anche questo ha convinto il ct Spalletti a dargli almeno una chance in vista dell'Europeo. "Se mi aspettavo la chiamata? No, ma ci speravo. Ora voglio dare la vita per essere nella lista per l’Europeo. Se non dovessi riuscirci, tiferò per gli azzurri. Ho cominciato a giocare a quattro anni, a sedici sono andato via di casa perché la Juve mi ha chiamato. Ho lasciato i miei genitori che mi hanno sempre seguito senza mettermi pressioni. Mamma è impiegata, papà distribuisce medicinali e sono stati molto preoccupati per me. Ora li immagino felici e vorrei fossero orgogliosi di me con la maglia azzurra", ha detto alla Gazzetta.
Di certo, il suo impatto è stato subito importante. "Avevo una gran voglia di rivincita. Più su me stesso che sugli altri. Dal giorno dopo la squalifica ho cominciato ad allenarmi. Sono stati sette mesi di agonia, contavo i giorni. La mia vita è qui, su questi campi verdi, a vincere o perdere in ragione del talento mio e della mia squadra, non a buttare le giornate e centinaia di migliaia di euro, tanto ho perso, rovinandomi e sentendomi in colpa", ha spiegato.
Chiusa l'era Allegri, adesso Fagioli potrebbe diventare il nuovo regista di Thiago Motta. "Mi piacerebbe. Nasco trequartista, ruolo in sparizione. Poi Pirlo e Allegri mi hanno fatto capire che potevo schierarmi davanti alla difesa e guidare il gioco. Ora mi sento pronto a farlo, anche se non rimuovo la voglia, ogni tanto, di segnare. La Juventus ha davanti cinque competizioni. Sarà bellissimo giocare ogni tre giorni. È quello che piace a me. E il prossimo anno il nostro obiettivo, come sempre per la Juve, è vincere lo scudetto", ha concluso.