Il difensore bianconero: "Stiamo cambiando troppo il calcio, non bisogna esagerare. Il derby? Mi carica, attenzione perché sono una squadra fisica"
Federico Gatti spiega quanto gli siano servite queste due stagioni alla Juventus per migliorarsi: "Sono cresciuto in personalità ed esperienza, ringrazio davvero Allegri per avermi dato la possibilità di crescere: quando fai un errore di solito vieni messo da parte e invece lui mi ha dato continuità". E si è scoperto goleador, già 4 reti sin qui: "Un po' il mio passato da mezzala, un po' la fortuna". Il difensore, parlando a Tuttosport, descrive il volto della squadra: "Come in ogni azienda c'è anche chi fa il lavoro sporco ed è fondamentale, bisogna convivere tutti ognuno con le proprie qualità". Domenica c'è il derby: "Mi carica, in campo pensi solo a vincere. Il Torino è squadra fisica, stanno facendo molto bene e sarà una gara difficile.
Ma cos'è successo alla Juve nelle settimane di blackout dopo essere stata a lungo in scia all'Inter nella lotta scudetto? "Non saprei motivarlo, mesi prima una palla finiva sul palo ed entrava in porta, in quel periodo accadeva il contrario. Ora abbiamo l'obiettivo della zona Champions e della Coppa Italia". A proposito di coppe "senza l'Europa la settimana è vuota, è mancata tanto e dobbiamo fare in modo che il prossimo anno torni. Giocare ogni tre giorni mi tiene sempre attivo e mi fa stare sul pezzo".
Così sui compagni Vlahovic e Yildiz: "Dusan sta vivendo un periodo di crescita, rispetto all'anno scorso è più dentro la gara. Kenan non deve accontentarsi ma neppure pensare di spaccare il mondo già domani. Deve avere pazienza, è basilare".
Gatti indica l'Inter come sorpresa del campionato: "Hanno un'ottima rosa ma non hanno sbagliato nulla, mi hanno stupito per continuità". Infine, sulla proposta di Buffon di alzare i pali visto che si sta alzando l'altezza media dei calciatori: "Io dico che va già bene così, stiamo cambiando troppo il calcio, a me piace quello di altri tempi, senza VAR. Non dico che sembra tutto finto, ma si sta esagerando. La tecnologia esasperata toglie le emozioni, davanti a un monitor vedi una realtà che è oggettiva ma non sempre corrisponde a quella del campo".