La "Joya" riesce a dare sempre il massimo quando gioca in coppia con il croato. Il tempo dirà se ci riuscirà anche con il portoghese
A tanti, per non dire a tutti, non è passata inosservata la tripletta di Paulo Dybala contro lo Young Boys proprio nella prima uscita della Juve senza Cristiano Ronaldo. Di sicuro la miglior prestazione stagionale dell'argentino dopo un avvio fatto di tante ombre e pochi sprazzi di luce. Merito di una condizione, fisica e mentale, andata in crescendo o di una posizione in campo favorita dall'assenza dell'ex Real Madrid? L'unica cosa certa dopo il successo sugli svizzeri sono i numeri della "Joya": Dybala ha segnato in tutte le quattro stagioni di Champions League che ha disputato, diventando il quarto juventino a realizzare una tripletta nella massima competizione europea dopo Filippo Inzaghi (2), Alessandro Del Piero e Arturo Vidal (l'ultimo a riuscirci, nel 2013 contro il Copenaghen). Mica male.
Che stia vivendo giorni col "piede caldo" lo dimsotra il fatto che ha segnato quattro reti nelle ultime 3 partite (in tutte le competizioni), tante quante nelle precedenti 14. Ma è solo grazie all'assenza di Ronaldo che si è visto un Dybala così determinante? La risposta è no. Perché se è vero che con CR7 in campo gli spazi a disposizione si riducono, lo è altrettanto che gli stessi problemi l'ex Palermo li ha avuti anche la scorsa stagione, quando, dopo un avvio stratosferico, aveva alternato prestazioni top ad altre assolutamente negative. E il cinque volte Pallone d'Oro giocava ancora in Spagna...
Il fatto è che il miglior Dybala lo si è sempre visto quando al suo fianco c'era Mario Mandzukic, uno che sa far giocare bene tutti i suoi compagni di reparto per via di una grande duttilità e intelligenza. Nemmeno in coppia con Gonzalo Higuain, infatti, Paulo ha mai reso con costanza ai suoi massimi livelli, nonostante un grande affiatamento personale con il "Pipita". Ma è con il croato che Dybalik sembra dare il massimo. Riesce a stare più vicino alla porta quando serve e a partire da più dietro quando gli spazi i restringono. Se invece tra i due si inserisce qualcun altro (leggi Ronaldo, ma anche Higuain), allora il "genio" del 24enne di Laguna Larga viene un po' castrato. Secondo Dybala è solo questione di tempo e poi il feeling che c'è con "Marione" lo troverà pure con Cristiano. Giusto dar loro fiducia e attendere. D'altronde stanno giocando insieme da poco più di un mese e il tempo per conoscersi calcisticamente non mancherà.
Lo sa bene Allegri, l'unico che pare davvero aver capito come e quando sfruttare ogni freccia del suo arco. Per la prima volta nella sua storia, da quando esiste la Serie A a girone unico, la Juventus ha vinto tutte le prime nove partite stagionali. Solo un caso?