La società bianconera potrebbe decidere di fare guidare la squadra da un traghettatore o dal tecnico scelto per la prossima stagione
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Il tonfo con l'Atalanta non è stato soltanto un brutto incidente di percorso. Il suo rimbombo prosegue e si porta dietro conseguenze che potrebbero essere clamorose per una società che aveva deciso, solo pochi mesi fa, di sposare un progetto che sarebbe dovuto essere pluriennale. La Juventus non ha solo deciso che Thiago Motta non sarà più la prossima guida tecnica. Sta anche considerando l'ipotesi di poterlo allontanare prima della fine della stagione, in caso di altri tracolli come quello di domenica.
A questo punto la domanda sorge spontanea: chi sarà l'allenatore al Mondiale per club? Ha senso affrontare la manifestazione con un tecnico che non avrebbe nemmeno il tempo di spiegare le proprie linee di gioco? Ecco perché l'ipotesi di un traghettatore che arrivi a stagione in corso è un'ipotesi concreta. Qualunque sia la scelta per il prossimo anno, è difficile ipotizzare che possa da subito iniziare un percorso nuovo senza avere il tempo di spiegare le sue idee. A meno di affidarsi a un gestore ma i nomi che circolano sono quelli di allenatori con una chiara impronta di gioco. Il problema di assumere qualcuno sotto contratto fino al 30 giugno non si pone per la famosa finestra aperta dalla Fifa, che permette alle squadre un mercato supplementare in vista dell'appuntamento americano.
Se la Juve scegliesse una soluzione interna, come Brambilla o Magnanelli, lascerebbe un traghettatore anche per il Mondiale? Forse avrebbe più senso di qualcuno a cui serva tempo per fare assimilare al gruppo i suoi concetti. Unire le due cose, cioè prendere qualcuno ora che resti anche la prossima stagione, significa cercare un allenatore libero. E tra i nomi che si sentono, solo Mancini e Tudor sono senza squadra. Resta da capire quale soluzione sceglierà la società.