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Plusvalenze sospette per 282 milioni di euro. "Con CR7 documento che non esiste"

Nel mirino della Procura il periodo 2018-21 e 42 operazioni di mercato, tra cui lo scambio Pjanic-Arthur

27 Nov 2021 - 17:06
 © Getty Images

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La perquisizione, tra Torino e Milano, della Guardia di Finanza nei locali della Juventus in merito all'inchiesta Prisma sul presunto reato di falso in bilancio scuote il mondo bianconero. Sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Torino 42 operazioni di mercato nel periodo 2018-21 all'interno delle quali, alla base dell'indagine della Procura di Torino (secondo quanto riporta l'Ansa), ci sarebbero plusvalenze pari a circa 282 milioni di euro "connotate da valori fraudolentemente maggiorati". Ci sono accertamenti anche sui rapporti economici con Cristiano Ronaldo. Il calciatore non risulta indagato. I militari però hanno ricevuto dai magistrati l'incarico di cercare "documenti e scritture private" relative al contratto e alle retribuzioni arretrate.

Tutto è partito dal lavoro svolto da Covisoc e Procura Federale lo scorso 27 ottobre per possibili plusvalenze fittizie atte a sistemare i buchi nel bilancio: 62 trasferimenti del calcio italiano di cui, come dicevamo, 42 che coinvolgono la Juve. Dall'analisi dei documenti, scrive la Gazzetta dello Sport, era venuto alla luce che il club aveva prodotto la documentazione relativa al passaggio di denaro solo per 3 casi. Da lì è poi scattata l'inchiesta della Procura di Torino, che ha informato anche la Consob essendo la Juventus quotata in Borsa.

IL PM: "JUVE INGOLFATA DA INVESTIMENTI OLTRE BUDGET"
La Juventus paragonata a una "macchina ingolfata" a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. E lo scenario che stanno disegnando gli inquirenti della procura di Torino nell'inchiesta che ieri ha portato la Guardia di Finanza a perquisire le sedi della società. Nel corso dell'indagine sono state svolte intercettazioni telefoniche. Con il sistema delle plusvalenze sulla compravendita di calciatori la Juventus ha generato un "ricavo di natura meramente contabile e in ultima analisi fittizio" mascherando perdite di esercizio: 39 milioni anziché 171 milioni nel 2019, 89 milioni anziché 209 milioni nel 2000, 209 milioni anziché 240 milioni nel 2021. Questa in sintesi è l'ipotesi su cui stanno lavorando la procura di Torino e la Guardia di Finanza con l'operazione 'Prisma', l'indagine che ieri ha portato a una serie di perquisizioni nelle sedi della società bianconera.

I RAPPORTI ECONOMICI CON CRISTIANO RONALDO
Secondo quanto si è appreso si parla di una "carta famosa che non deve esistere teoricamente", di una scrittura privata relativa ai rapporti economici fra la Juventus e Cristiano Ronaldo che la Guardia di Finanza, su indicazione della procura di Torino, ha ricevuto l'incarico di cercare e recuperare. L'esistenza del documento è stata ipotizzata per via del contenuto di una conversazione intercettata dagli inquirenti.

ASCOLTATO CHERUBINI
Giornata di audizioni in procura a Torino per gli inquirenti che si occupano dell'inchiesta sui conti della Juventus. Secondo quanto è emerso, magistrati e ufficiali della Guardia di Finanza hanno ascoltato nella veste di persona informata dei fatti il direttore generale della società, Federico Cherubini, la figura che lo scorso maggio ha sostituito Fabio Paratici (ora indagato). I carabinieri hanno presidiato la stanza in cui si è svolta l'audizione per evitare che si avvicinassero i giornalisti.

FONTI COVISOC: "NON SOLO JUVE, INDAGINI DAL 2020" 
"Il fenomeno delle plusvalenze incrociate puo' mettere in grave crisi i club che lo adottano e intaccare il sistema calcio in Italia. Si creano effetti sugli utili a sostegno del patrimonio, senza liquidita'".Una fonte della Covisoc, l'organismo di controllo sulle societa' di calcio, spiega all'ANSA l'espediente finanziario sotto accusa in queste ore. "La cosa- aggiunge la fonte- non riguarda solo la Juve e la Covisoc l'ha individuata dall'autunno 2020 per decine di operazioni, segnalando il tutto alla Procura federale che qualche settimana fa ha aperto un' inchiesta.Subito dopo sono arrivare le richieste di chiarimenti dalla Consob".

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