Il tecnico alla vigilia della trasferta con la Fiorentina: "Sarà una partita difficile, al Franchi le gare non finiscono mai"
Allegri alza la guardia in vista del match con la Fiorentina: "E' una partita difficile - dice il tecnico in conferenza stampa -. In casa non ha ancora perso e per loro è la partita più importante dell'anno. Le gare a Firenze non finiscono mai". Elogi per Dybala: "Viste le caratteristiche di Mandzukic e Ronaldo, ce ne vuole uno di raccordo. Paulo non ha ancora fatto i gol dell'anno scorso, ma all'interno del gioco della squadra è fondamentale".
Sulla partita con la Fiorentina.
"Più che una trappola è una partita difficile perché la Fiorentina è una bella squadra, ben allenata con giocatori giovani e forti e che stanno facendo bene. In casa non ha ancora perso, ha fatto 14 gol e subiti solo 3 e per loro è la partita più importante dell'anno. Per noi sarà come tante altre partite, troveremo una squadra che farà di tutto per batterci, ma per noi sarà importante perché tutte e tre le prime giocano in trasferta contro squadre difficili. Sarà lunga, perché le partite a Firenze non finiscono mai, e troveremo una squadra spinta da una città intera. Noi dovremo avere lo stesso entusiasmo e giocare con personalità e grande tecnica".
Sul centrocampo.
"Bentancur può fare ancora qualche corsa e domani la farà, poi vedremo come stanno Pjanic e Matuidi, Cuadrado può fare il mediano destro. Vedremo chi ha recuperato perché domani c'è bisogno di energie fisiche e mentali. Difficilmente ci sarà Alex Sandro, Khedira sarà out, Emre Can ieri ha fatto allenamento con la squadra in modo parziale. Con l'Inter sarà credo a disposizione".
Sono i 20 giorni più importanti del campionato?
"Quando arriveremo ad aprile diremo che sarà il mese più difficile. Ora pensiamo a domani, poi venerdì avremo un altro scontro diretto contro l'Inter. Poi dovremo andare in Svizzera a mantenere il primo posto, perché diventa importante a questo punto, poi avremo le altre partite. Ma la cosa più importante ora è Firenze, per le difficoltà della partita e quelle ambientali, perché a Firenze per la Juve è sempre stato difficile".