Il tecnico bianconero sembra intenzionato a schierare Morata e Dybala a sostegno del nuovo acquisto Vlahovic, dalla sfida con l'Hellas riparte la rincorsa al quarto posto
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Ora la palla passa a Max Allegri, condannato a vincere. La rincorsa della Juventus alla zona Champions League riparte dalla sfida dello Stadium contro il Verona di Tudor, nella quale non sono concessi passi falsi dopo lo scintillante mercato invernale. Per tutta la settimana si è discusso su chi dovesse affiancare il neo acquisto Dusan Vlahovic in attacco: Dybala, imprescindibile ma reduce dalla lunga trasferta con la nazionale argentina, o Morata, che aveva avuto occasione di allenarsi più a lungo col bomber serbo? I dubbi sembrano essere sciolti: giocheranno entrambi, andando a comporre un tridente estremamente offensivo, nel tentativo di controbilanciare l'aggressività gialloblù.
Con i muscoli e i centimetri di Rabiot e dell'altro nuovo arrivo Zakaria in mezzo, uniti alle doti di palleggiatore di Arthur, il tecnico livornese sembra sicuro di poter schierare contemporaneamente tutte le sue bocche di fuoco (anche se, parole sue, "devono correre"). Del resto la Juve non può permettersi di fare troppi calcoli: vincere contro l'Hellas è fondamentale per avvicinarsi al meglio a una sfida già quasi decisiva come quella di domenica prossima, quando i bianconeri sfideranno l'Atalanta a Bergamo in uno scontro diretto ad alta tensione. La vittoria del Milan nel derby ha mantenuto la classifica corta, ma prima di pensare a una, al momento utopica, rimonta scudetto, c'è da badare al sodo e rientrare al più presto nella top 4. Per farlo serve sfruttare fin da subito la vena realizzativa di Vlahovic, arrivato proprio per dare nuova spinta a quello che, al momento, è solamente l'11° attacco della Serie A.
Resta da capire come verrà schierato il terzetto. Con il 4-3-3 "classico", come quello a cui Dusan era abituato a Firenze, Dybala partirebbe largo a destra e Morata largo a sinistra, entrambi con la possibilità di accentrarsi e calciare con il loro piede preferito. L'alternativa è lasciare più libertà tra le linee all'argentino, che ricoprirebbe la consueta posizione di raccordo sulla trequarti potendo poi rifinire per i due centravanti più "puri". Le soluzioni non mancano e aumenteranno ulteriormente con il rientro a pieno regime di Cuadrado e McKennie, entrambi disponibili ma non pronti dal 1' dopo gli impegni oltreoceano con le rispettive nazionali. Intanto, però, serve mandare immediatamente un messaggio alle rivali e Allegri non sembra aver timore di sbilanciarsi per farlo.