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Il capitano bianconero alla Gazzetta dello Sport: "Bremer un grande sostituto"
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Leonardo Bonucci ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui non le ha mandate a dire all'ex compagno Matthijs De Ligt, passato qualche giorno fa al Bayern Monaco. "La sua partenza non mi ha sorpreso - ha spiegato il capitano della Juve - perché alcune sue dichiarazioni lasciavano capire che non voleva restare alla Juventus. Però penso che alla base di tutto serva rispetto, il gruppo con cui è stato per tre anni gli è servito per crescere e la società ha investito su di lui. Gli auguro il meglio, però certe frasi dette in Nazionale sono state poco carine. Ne abbiamo parlato dopo le vacanze e lui ha capito. Il Bayern è un grande club ma non è detto che in una squadra top sei destinato a vincere".
Il centrale della Nazionale si riferisce a un'intervista dell'olandese ai primi di giugno nel ritiro della sua nazionale, quando stava discutendo il rinnovo con il club bianconero. "Il rinnovo? Al momento sono in corso le trattative e quando sarà il momento deciderò se prolungare o se voglio guardare oltre… - aveva detto difensore a NOS - Guardo sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo. Il quarto posto consecutivo per due volte non basta, dovremo fare dei passi in quella direzione".
Al suo posto è arrivato Bremer, scelta che convince appieno Bonucci. "È un giocatore di talento con un grande avvenire, negli ultimi due anni con il Torino è cresciuto tantissimo, ha potenzialità e un fisico impressionante, per il dopo De Ligt la società ha fatto l’acquisto migliore".
Parole al miele per Di Maria. "Per le qualità che ha e per la carriera è stato molto sottovalutato. È il giocatore più completo della A perché al talento aggiunge l’esperienza: per fortuna ha scelto la Juventus".
Dopo gli anni a Manchester, è tornato Pogba. "Ha capito che la Juventus di oggi è forse un gradino indietro rispetto a quella che aveva lasciato lui. E' al centro del progetto e del gruppo, sarà fondamentale. Quando l’ho rivisto gli ho chiesto di togliersi gli orecchini per l’allenamento. Scherzi a parte, gli ho detto che avevamo un grande bisogno del Pogba che conosciamo, che io il vero Paul a Manchester non l’ho mai visto e ora mi aspetto di rivederlo alla Juve".