Gli infortuni, la lite con il ds Paratici a Crotone: momento difficile per la Joya
Tempi duri in casa Juve per Paulo Dybala tra infortuni, un debutto stagionale che ancora deve arrivare e un rinnovo del contratto che al momento resta in sospeso. Il 7 agosto, in occasione della partita di Champions League contro il Lione, l'argentino, reduce da un'elongazione del muscolo retto femorale della coscia sinistra, entra in campo per soli 13' e poi è costretto a uscire per una ricaduta. Uno stop che ne ha condizionato l'inizio del nuovo anno calcistico.
Torna tra i convocati del neo tecnico Pirlo per la trasferta dell'Olimpico contro la Roma ma fa da spettatore in panchina per 90', così come accaduto sabato sera a Crotone, reduce da una trasferta con l'Argentina condizionata da una gastroenterite che lo aveva messo nuovamente fuori causa. E qui scattano i mugugni, con tanto di lite molto accesa con il ds Fabio Paratici nel tunnel degli spogliatoi a fine gara per il mancato utilizzo. Domani, per il debutto della Juve in Champions League a Kiev contro la Dinamo, Dybala spera che questa volta il lungo viaggio valga un posto nell'undici titolare. Ma, ad oggi, le speranze paiono scontrarsi con le decisioni di Pirlo che difficilmente lo schiererà dal primo minuto.
Dybala ha voglia di tornare protagonista e di incidere anche nella nuova Juve, ma di certo una condizione fisica non al meglio non lo aiuta a trovare lo spazio che vorrebbe. E in questa situazione resta sempre in stand-by la questione del contratto, in scadenza il 30 giugno 2022. La Joya non pensa ad altro che alla Juve, trasferirsi in un altro top club non rientra nei suoi piani, ma vuole un prolungamento fino al 2025, la garanzia di essere al centro del progetto bianconero e un ingaggio da vero top-player, inferiore soltanto a quello di Cristiano Ronaldo. Quasi il doppio degli attuali 7,5 milioni di euro. Richiesta questa difficile da accogliere, soprattutto in questo momento di crisi economica.
L'incontro tra la dirigenza bianconera e il procuratore di Dybala, Jorge Antun, era inizialmente previsto agli inizi di ottobre. Poi l'isolamento per Covid ha sconvolto i piani. Una nuova data non è stata ancora fissata. Ma il giocatore ha fretta, vuole certezze. Sul campo prima di tutto. Kiev potrebbe essere l'occasione giusta, anche partendo inizialmente dalla panchina. A patto, questa volta, di potersi giocare le sue chance almeno a partita in corso.