Il serbo, uscito per infortunio nella gara della sua nazionale, si sottoporrà oggi agli esami strumentali, ma il suo recupero sembra difficile
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La lista si allunga e le notizie non sono quasi mai buone. Dopo Cabal, il cui infortunio ha ridotto ai minimi termini la difesa, la Juve rischia molto di presentarsi al big match di sabato contro il Milan a San Siro anche senza attaccanti. Il conto è presto fatto: Nico Gonzalez non è ancora recuperato, Milik è sparito dai radar, Vlahovic, uscito per un problema al flessore nella gara della sua Serbia contro la Danimarca, è atteso oggi da esami che, con ogni probabilità, ne sconsiglieranno l'impiego (eufemismo) contro i rossoneri. Il che, in due parole, significa che a Thiago Motta resteranno, per il ruolo di centravanti, solo due "adattati" come Yildiz o Weah. Non proprio il massimo in vista di una partita che conta sotto ogni punto di vista.
Ma Vlahovic, dicevamo. Il suo viso tirato mentre abbandonava il campo non lascia spazio a pensieri positivi. Ha sentito tirare il flessore e il fastidio era così forte che non ha potuto terminare il match. Si è fermato in tempo? Lo diranno gli esami, certamente però i cinque giorni che mancano a Milan-Juve hanno tutta l'aria di non essere sufficienti per consentirgli un recupero lampo. Recupero che sarebbe in ogni caso un azzardo, visto che, appunto, là davanti (come in difesa) gli uomini sono contatissimi.
Così tocca pensare a soluzioni alternative. Yildiz e Weah hanno già giocato da falso nove a partita in corso, quindi per spezzoni di gara e in determinate condizioni. Farlo dall'inizio è tutt'altra cosa anche se, va detto, Motta è abituato a giocare con un centravanti che arretra per favorire gli inserimenti dei centrocampisti e in questo, forse, i due giocatori citati sono perfino più bravi di Vlahovic. Quando però servirà riempire l'area con centimetri e chili, il turco e lo statunitense potrebbero avere qualche problema in più.
Fosse solo per la trasferta di San Siro, però, diciamo che il problema potrebbe anche essere assorbibile: il fatto è che settimana prossima torna la Champions e la sfida contro l'Aston Villa ha un peso specifico notevolissimo. Non è soltanto la tappa di un viaggio ancora lungo (come in campionato), è forse la gara più importante del calendario bianconero, quella che aiuterà a capire se la Juve potrà sperare di entrare nelle prime otto oppure no. Insomma, Vlahovic a Birmingham serve come il pane. Se potrà esserci lo scopriremo oggi.
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