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L'ANALISI

Juve, lo spirito è giusto: Verona e Lazio diranno dove si può arrivare

I bianconeri hanno dato un segnale al campionato, ma solo dopo le prossime due partite si potranno fare programmi

07 Nov 2022 - 09:44

La vittoria contro l'Inter è stata un'iniezione di fiducia forse inattesa, ma assolutamente gradita per la Juve. Qualche segnale incoraggiante era arrivato da Lecce e dalla prestazione con il Psg. Nonostante formazioni assolutamente rimaneggiate e con ancora negli occhi e nella testa lo stop di Lisbona, costato la precoce eliminazione dalla Champions League, i bianconeri dei giovani avevano dato prova di non aver ancora alzato bandiera bianca. Proprio i vari Fagioli, Miretti, Soulé e Iling jr hanno dato l'esempio a chi pareva aver abbandonato la nave. "Noi ci siamo, voi fate come preferite", sembravano aver detto con l'esempio in campo più che con le parole ai loro compagni blasonati. E la cosa deve aver funzionato. Nelle ultime partite, se non certo il bel gioco, si è rivisto almeno uno spirito di squadra che è la base per provare a ottenere dei risultati degni di un club reduce da nove scudetti di fila.

Da qui Allegri è ripartito, insieme a un modulo, il 3-5-2, che pare riuscire a mettere nelle migliori condizioni vecchi e nuovi, in attesa almeno che la rosa a disposizione si completi con il rientro di tutti gli effettivi. Pogba a parte, dovrebbe essere questione di giorni, con l'unico dubbio riguardante Vlahovic, messo out da una pubalgia che richiede tempi di guarigione incerti. Poi si potrà parlare delle prestazioni di Rabiot, delle fedeltà alla causa di Danilo, Alex Sandro e Cuadrado, della centralità di Bremer e dell'importanza tecnica di Di Maria e Chiesa. Ma con i singoli non si va da nessuna parte se manca lo spirito di gruppo.

Per quanto riguarda gli obiettivi, invece, una risposta ancora non c'è. Parlare di scudetto oggi sarebbe folle, mentre si dovrebbe mettere nel mirino l'obiettivo minimo del quarto posto. Di sicuro le prossime partite contro l'Hellas e Verona e la Lazio allo Stadium diranno tanto, se non tutto. Chiudere la fase pre-Mondiale con altri 6 punti sarebbe importante per la classifica e l'autostima della Juve. Commettere uno o due passi falsi, al contrario, cancellerebbe le poche certezze costruite con così tanta fatica.

La Juve affonda l'Inter con Rabiot e Fagioli

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