Il tecnico italo-brasiliano aveva firmato fino a giugno 2027 con uno stipendio da circa 4 milioni di euro netti
La scelta di esonerare Thiago Motta peserà sulla Juve a livello tecnico-tattico, ovviamente, ma anche sul bilancio. Non a caso, tra le varie riflessioni uscite nel corso delle ultime ore, era trapelata anche la possibilità che il licenziamento avvenisse dopo la partita col Genoa - prevista il 29 marzo - per via della chiusura della trimestrale il giorno prima, con i costi (che incidono sull'indice di liquidità) che dunque sarebbero stati affrontati successivamente. Non sarà così e Igor Tudor sarà annunciato come nuovo allenatore bianconero nelle prossime ore con l'obiettivo di conquistare quel quarto posto fondamentale per qualificarsi in Champions League.
La partecipazione alla coppa europea più importante sarà decisiva anche nel valutare costi/benefici dell'operazione economica del cambio di tecnico. Motta la scorsa estate aveva firmato un contratto triennale fino al 30 giugno 2027 a circa 4 milioni di euro netti, a cui vanno aggiunti i costi dello staff tecnico. Nell'accordo sarebbe presente una sorta di clausola in caso di interruzione di rapporto tra le parti prima della fine del secondo anno che farebbe risparmiare qualcosa al club: in questo senso l'esonero di Motta (e dei suoi collaboratori) dovrebbe costare circa 20 milioni di euro alla Juve. La sola partecipazione alla Champions garantisce 50 milioni di euro, ed ecco come mai il quarto posto diverrà imprescindibile.