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Rincon: "Un sogno essere alla Juve"

Il centrocampista firma fino al 2020, al Genoa vanno 8 milioni più 1 di bonus

03 Gen 2017 - 16:55

Tomas Rincon è ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. E dopo la firma e le prime parole rilasciate al sito della società bianconera, il centrocampista è stato presentato in conferenza stampa. "Questi giorni sono stati come un sogno che è diventato realtà", le parole del venezuelano, che già in mattinata aveva spiegato: "Sono molto orgoglioso, per me è un onore essere in questa società. Voglio mettermi a disposizione dei compagni, dello staff, della società e poi vincere lo scudetto, la Coppa Italia e la Champions".

Il venezuelano, come comunicato dalla Juve, ha firmato un contratto fino al 2020 mentre al Genoa vanno 8 milioni di euro - pagabili in tre esercizi - più uno di bonus al maturare di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale. Una scelta dettata da un motivo molto semplice: "Qui si gioca per vincere". Rincon giocherà con la maglia numero 28.

LA CONFERENZA STAMPA
I primi giorni a Vinovo
"Mi sto adattando velocemente, tra qualche giorno si gioca e quindi bisogna dare il massimo da subito. È un onore per me essere qui per questo cercherò di dare sempre tanto e di lavorare il più possibile".

La decisione di scegliere la Juve
"Appena ho sentito che la Juve era sulle mie tracce, non ho avuto dubbi. Qui si gioca per vincere".

L'ambientamento e la conoscenza dei compagni.
"La prima impressione è che questo club è una famiglia, piena di grandi campioni. Per me è un onore essere compagno del nostro capitano che secondo me è il portiere più forte al mondo, e così posso andare avanti con tanti miei compagni. Mi hanno accolto abbastanza bene, si sono messi tutti a disposizione, ci sono anche tanti sudamericani, quindi non sarà difficile adattarsi. Conoscevo Stefano (Sturaro, ndr) naturalmente che è arrivato come me da Genova e anche Mandragora. Poi tutti i sudamericani che avevo affrontato sia in Nazionale che con la mia squadra".

Il numero di maglia: scelto il 28.
"È il 28 perchè era uno di quelli a disposizione. Mi è sempre piaciuto l'8 e qua naturalmente ce l'ha Claudio Marchisio. Quindi ho scelto il 28 che è la mia età. È vero che tra qualche giorno è il mio compleanno, però ho ancora 28 anni e ho scelto questa maglia per quello".

Le caratteristiche e il ruolo.
"Come ho detto sono a disposizione dove la squadra ha più bisogno. Dove mi faranno giocare non dipende da me, quindi io lavorerò tutti i giorni per stare bene, per dare il massimo e ogni volta che scendo in campo dare sempre una mano. Con Allegri non abbiamo ancora parlato di posizione in campo".

Il soprannome, El General.
"Tutto è nato quando ero in Germania, penso un po' i giornalisti, un po' con i compagni, la società, hanno iniziato a dirmi così, poi è rimasto. Mi trovo anche bene, quindi non ho detto nulla contro. Penso che ognuno di noi sia un leader dentro, bisogna solo trovarlo, buttarlo fuori. Un leader è sempre quello che pensa e si vede, io cerco di prepararmi perché comunque penso che i giocatori debbano crescere anche come persona, questo sempre serve. E anche perchè in Nazionale sono il capitano, devo stare sempre attento a dare una mano ai giovani e quindi devo essere anche preparato".

Alla Juve da gregario.
"Ho l'umiltà sufficiente per cercare ogni giorno di crescere, di imparare. Basta solo lavorare, mettersi a disposizione della società, dello staff e dei compagni".

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