Il tecnico bianconero tornerà sul 'luogo del delitto'
Sei giorni e finalmente per Maurizio Sarri, tornerà ad essere panchina. Ci si potrà sedere, ci si alzerà per urlare, insomma se la vivrà da allenatore al proprio posto. Attenzione però. Sarà la panchina di Firenze, il posto in cui non torna dal 29 Aprile 2018. Destino curioso che causa polmonite, insomma causa rara in serie A, ti fa saltare le prime due partite e fa coincidere il tuo nuovo esordio nel nostro campionato proprio lì dove torni con la Juve ed eri stato con il Napoli che inseguiva la Juve e dove era successo tutto il contrario di quanto progettato.
Si era messa subito malissimo con l'espulsione di Koulibaly, Simeone ci era poi andato sopra giocandoci il carico con una tripletta pazzesca che aveva definitivamente spento un'illusione. Si disse che non era stato questo o che questo era stato quasi logica conseguenza di quanto accaduto la sera prima in un'altra pazzesca partita di San Siro tra Inter e Juve. Il gol - di Higuain - del 3-2 all'ultimo istante e visto davanti al televisore, a Firenze in albergo, lì dove Sarri disse che il Napoli aveva perso virtualmente lo scudetto.
E poi proprio la rete di Higuain, quello di Napoli, ritrovato al Chelsea - e soprattutto alla Juve - e che assieme a Ronaldo e Douglas Costa guiderà l' attacco bianconero contro quello viola di Ribery e Chiesa, il grande desiderio di mercato da rinnovare la prossima estate ma avversario da provare a fermare tra sei giorni e finalmente da una panchina.