Cambiano le gerarchie nel centrocampo bianconero. E il gallese appena rientrato in gruppo non convince in pieno
L'amichevole di Villar Perosa ha dato un altro segnale: Sami Khedira è finito fuori dalla personale lista degli "esuberi" di Maurizio Sarri. Ancora una volta, come era già successo nell'ultimo test contro l'Atletico Madrid, il tedesco ha giocato titolare e sembra ormai chiaro che il nuovo tecnico faccia affidamento su di lui per il centrocampo. Questo non significa che sia stato anche "tolto" dal mercato perché, come ha spiegato Paratici, in realtà non ci sono incedibili al momento. La Juve ascolterà le offerte e valuterà chi cedere o no.
Dovesse decidere Sarri di testa sua, troverebbe una nuova sistemazione a Emre Can, che con Allegri è stato uno degli elementi chiave nella scorsa stagione, guadagnando spazio piano piano fino a diventare quasi imprescindibile. L'ordine tattico e la "pulizia" tecnica di Khedira si sposano meglio nel gioco del nuovo allenatore rispetto alla grinta del suo connazionale.
Diverso il discorso relativo ad Aaron Ramsey. Reduce dall'infortunio al bicipite femorale della coscia sinistra che gli ha precluso il finale della scorsa stagione all'Arsenal, il gallese non ha ancora esordito in bianconero ed è appena tornato a lavorare in gruppo. Non finirà sul mercato, ovviamente, perché è arrivato a parametro zero e perché il club gli darà il tempo di tornare al top, ma dovrà conquistare la fiducia di Sarri che con lui potrà rivivere l'esperienza fatta da Conte con Andrea Pirlo nel suo primo anno alla Juve.
Anche il regista ex Milan arrivò gratis prima ancora che il tecnico firmasse: fosse stato per lui, non l'avrebbe preso, anche perché mal si sposava con il suo 4-2-4, ma alla fine fu Conte ad adattare la Juve a Pirlo. Con Ramsey e Sarri non è questione di modulo, ma di interpretazione del ruolo. Ma il gallese, a differenza di Pirlo, non potrà convincere subito il suo allenatore: verosimilmente non sarà pronto per le prime due giornate di campionato, la sua scalata parte a settembre.