Juve-Fiorentina: le foto della partita
© Getty Images
© Getty Images
Il pareggio con la Fiorentina è l'11.mo in Serie A della gestione Motta: Vlahovic troppo nervoso, davanti servono alternative tattiche
© Getty Images
Dopo il 2-2 con la Fiorentina, la Juve mastica amaro e chiude l'anno nel segno X. In tutto il 2024, i bianconeri hanno incassato ben 21 pareggi in Serie A, 11 nella gestione Motta. Troppi per puntare ai piani alti della classifica e registrare un vero cambio di rotta rispetto all'era Allegri. Nonostante l'imbattibilità stagionale in campionato e un Thuram in grande crescita, il campo del resto continua a restituire un'immagine della Juve ancora troppo "fragile" e molto lontana dalle aspettative dei tifosi bianconeri.
Almeno sul piano della personalità, della maturità e dei risultati. Aspetti decisivi per fare il salto di qualità, trasformare i dubbi in certezze tecnico-tattiche e tenere il passo delle prime della classe in Serie A. Contro la Viola a tratti si è vista una Juve alta, propositiva e aggressiva. E' vero. Ma la gestione della gara è stata ancora una volta complicata. Avanti per due volte, la banda di Motta non è stata in grado di chiudere la partita e si è fatta riacciuffare prima da Kean e poi da Sottil.
Verdetto che conferma la mancanza dell'istinto killer in questa squadra, l'assenza di un leader in campo capace di guidare il gruppo e la necessità di qualche alternativa in più in zona gol. Se Koopmeiners e la manovra sulle corsie esterne iniziano infatti a girare e a dare segnali positivi sulla spinta di Conceicao, Yildiz e Nico Gonzalez, è proprio al centro dell'attacco che il gioco bianconero rallenta il passo, si incaglia e non riesce a sfondare. Colpa di un Vlahovic troppo nervoso e impreciso, certo. Ma anche della mancanza di opzioni per variare la fase offensiva e dare più imprevedibilità e idee alle giocate in verticale per vie centrali.
Al netto delle parate da fuoriclasse di De Gea che hanno tenuto in partita la Viola fino all'ultimo, il 2-2 con la Fiorentina del resto è lo specchio esatto di questa stagione della Juve. Una Juve che non perde, vero, ma che fatica anche a blindare il risultato tenendo spesso tutto in bilico fino alla fine e mostrando anche qualche fragilità di troppo in fase difensiva su situazioni semplici da leggere. Problema che Motta e Giuntoli dovranno risolvere in tempi stretti per dare una svolta alla stagione, trovare la quadra sul piano tattico e tracciare la via da seguire sia per quanto riguarda i singoli, sia per quanto riguarda le scelte tecniche sulle gerarchie. A questa Juve manca la cattiveria delle grandi.
© Getty Images
© Getty Images