Le parole del tecnico bianconero alla vigilia della sfida del Via del Mare: "In una settimana si può rovinare una stagione, pensiamo un match per volta"
La Juventus è volata a Lecce con un obiettivo in testa: il sorpasso all'Inter in testa alla classifica. Con i nerazzurri impegnati in Arabia Saudita per la Supercoppa italiana, la formazione di Allegri ha la possibilità di salire in vetta ma per farlo deve battere il Lecce al Via del Mare: "Non mi piace fare questi discorsi perché giocare al Via del Mare è sempre difficile e il Lecce è una buona squadra - ha commentato il tecnico -. La Juventus è cresciuta in autostima ed è serena, ma l'Inter resta la favorita per lo scudetto. Noi vogliamo i punti per tornare in Champions".
LE PAROLE IN CONFERENZA
Come sta la squadra?
Abbiamo fatto un buon allenamento e una buona rifinitura. Assenti Rabiot per affaticamento al polpaccio e non voglio rischiarlo, e Chiesa che ha avuto un riacutizzarsi di un problema al ginocchio.
Quali caratteristiche del Lecce possono darvi fastidio?
Giocare a Lecce sono sempre partite difficili e scomode. I giallorossi creano e difendono molto bene, poi in casa vengono da quattro risultati utili di fila.
Come sta Kean? Può considerarsi in uscita?
Sta meglio e mi interessa come sta fisicamente. Sul fatto che sia in uscita o meno si è già espresso il ds Giuntoli e al mercato ci pensano loro.
La gestione degli esterni: Cambiaso a destra è la collocazione giusta?
La gerarchia non è scontata così come le posizioni. Cambiaso è cresciuto molto e può giocare anche da mezzala. Tecnicamente è sempre stato molto valido, ora è un giocatore importante.
Si può parlare di scudetto ora?
Non si deve parlare di niente. Dobbiamo vincere a Lecce che non è mai semplice, poi l'obiettivo numero uno è non prendere gol fuori casa visto che nelle ultime quattro trasferte lo abbiamo sempre preso. Noi cerchiamo punti per arrivare in Champions che resta il nostro obiettivo.
Vlahovic è in forma: le chiede qualcosa in particolare per non sbagliare in passato?
Dusan è cresciuto molto in campo ma soprattutto nel modo in cui affronta le partite, è più sereno ed è stato un passo verso la completa maturità.
In caso di primato è pronto a cambiare metafore dopo le guardie e i ladri?
È stata solo una battuta in cui ho usato una metafora di un gioco fatto da bambini, per una settimana si è discusso e vi ho fatto divertire, ma era solo una battuta. Il nostro unico pensiero e obiettivo è tornare in Champions.
La Juventus in testa alla classifica sarebbe pronta a scappare?
Parlare della vetta della classifica non mi piace, almeno prima giochiamo la partita. L'Inter sta facendo cose importanti e straordinarie, poi sono favoriti per lo scudetto. Noi vogliamo fare il prima possibile i punti per la Champions. La squadra è cresciuta in autostima e stiamo facendo bene, ma vincere la partita di Lecce è sempre difficile.
Tortu vi ha consigliato di correre "col paraocchi" come i cavalli: la pensa così?
Ci sono cavalli che hanno bisogno di paraocchi e altri no. La differenza è che ad alcuni dà fastidio avere cavalli vicino perché frenano o sbagliano, per quello gli vengono messi i paraocchi. Non so ancora com'è la mia Juve. L'altro giorno mi è piaciuta la serenità con cui ha giocato la squadra, ma quello che è stato fatto fino ad oggi non conta niente, conta quello che faremo a Lecce. Nel calcio si vive di risultati e in una settimana si può rovinare una stagione. Non cadiamo in presunzione o troppa euforia.
Yildiz sarà di nuovo titolare?
Davanti sono in tre per due posti. Milik sta molto bene e ci saranno partite importanti, ma indipendentemente da chi gioca chi fa la differenza è chi viene in panchina perché quando entrano devono dare un aiuto importante.
Cosa perde la Juve senza Rabiot?
Perde qualcosa, non abbiamo lui e Chiesa ma abbiamo altri giocatori pronti. Adrien ha un problema al polpaccio che è sempre rischioso, ma sia per lui che per Chiesa valuteranno i dottori.
Cosa consiglia a Mazzarri per affrontare la situazione extracampo del Napoli?
Niente, non sono in grado di dare consigli agli altri.