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LA RINCORSA

Questa Juventus è da Champions: Allegri prepara un nuovo capolavoro

I bianconeri sono a -4 dal quarto posto anche con 15 punti di penalizzazione. Il tecnico ha compattato il gruppo ripartendo da difesa blindata e senso di appartenenza

02 Apr 2023 - 10:28
 © Getty Images

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La Juventus è da Champions League e il merito è tutto, o quasi, di Massimiliano Allegri. Lo dicono i numeri e la classifica, che sia virtuale (59 punti e secondo posto) o reale (44 punti, -4 dal quarto posto) e nessuno, se non forse proprio il tecnico toscano dopo l'inizio di stagione drammatico e la penalizzazione di 15 punti avrebbe puntato su uno scenario simile per i bianconeri. La Juve non convince, ma vince che poi storicamente da quelle parti è l'unica cosa che conta, ma se a due mesi dalla fine del campionato i discorsi in campo possono portare ad ambire nuovamente alla Champions, anche via Europa League, il merito è soprattutto di chi gestisce il patrimonio tecnico.

Anche contro il Verona è arrivata una vittoria di misura, sofferta ed è ciò che una buona parte di tifoseria rimprovera a Massimiliano Allegri da sempre. Difficile però pensare a un allenatore sempre più vestito da manager migliore per gestire la situazione stagionale in casa juventina. Un'annata iniziata in salita con gli infortuni di Pogba e Di Maria e il difficile rientro di Chiesa, proseguita con una Champions disastrosa e terribili incidenti di percorso come i cinque gol subiti sul campo dell'ingiocabile Napoli. Azzurri che però, a conti fatti, sono l'unica squadra migliore della Juventus in questa Serie A.

In un momento di confusione tecnica e societaria, Allegri è stato bravo a non perdere la bussola e ripartendo dalle basi - alias, difesa blindata - ha saputo dare alla Juventus quella compattezza in campo che non sarà bella da vedere a volte, ma gli permette - a differenza di colleghi in grossa difficoltà - di giocare con il turnover per pensare anche agli impegni di Coppa Italia ed Europa League. Come? Inserendo Gatti, Barrenechea, Kean senza perdere in efficacia, cercando di non prendere gol perché poi la giocata là davanti qualcuno la trova. E anche contro il Verona è stato così. 

Quindi sì, la Juventus è da Champions League perché ha un tecnico di quel livello a prescindere da tutte le critiche di questo mondo. Lo stesso che esalta o ha esaltato a turno Pioli, Simone Inzaghi, Mourinho, Sarri e Gasperini, tutti rigorosamente dietro (e lontani) in classifica per quanto fatto in campo e ora impauriti dalla possibile revoca della penalizzazione che mischierebbe in maniera consistente le carte per i primi quattro posti.

Anche col -15 però le possibilità di impresa non mancano e portano nomi e cognomi che altro non sono che il margine in cui la Juve può giocarsi un'ulteriore crescita nel finale: Dusan Vlahovic, Federico Chiesa, Paul Pogba e Angel Di Maria. Mai avuti tutti completamente e contemporaneamente a disposizione, ma pronti - spera Allegri - per un rush finale storico su tre fronti.

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