Il tecnico toscano ha replicato alla lettera di esonero bianconero in cui veniva evidenziati i suoi comportamenti scorretti, negandoli. Il prossimo passo tocca alla società
Massimiliano Allegri non ci sta e, entro i cinque giorni previsti dalla lettera in cui la Juventus lo esonerava dal ruolo di allenatore accusandolo di comportamenti scorretti durante e dopo la finale di Coppa Italia, ha replicato. Con la propria ricostruzione dei fatti il tecnico toscano ha negato la versione bianconera, ridimensionando l'accaduto e spogliandosi della colpevolezza che, se ammessa o confermata, potrebbe portare al licenziamento per giusta causa.
Si va dunque verso lo scontro legale con Allegri e Juventus inizialmente fermi sulle rispettive posizioni, con la società bianconera che punta al licenziamento. Dopo aver valutato la risposta del tecnico toscano, considerando giustificazioni e ricostruzioni, la Juventus dovrà decidere il passo successivo tra il richiamo e il licenziamento. L'idea principale è quella di comunicare ad Allegri il licenziamento per giusta causa, interrompendo il contratto del tecnico in essere fino al giugno 2025 - circa 14 milioni di euro lordi.
Epilogo che Allegri non è disposto ad accettare e che affronterà per via legali, aprendo una vertenza presso il tribunale del lavoro, giustizia ordinaria. Non è detto però che si arrivi allo scontro in aula, più probabile anzi che le parti trovino un accordo economico che possa accontentare entrambi.