Il serbo ha giocato mezzora scarsa nelle ultime tre partite senza incidere
Thiago Motta si è un po' indispettito quando, nella sala stampa del "Maradona" dopo il ko col Napoli, qualcuno gli ha chiesto lumi sulla situazione di Dusan Vlahovic: "È un leader molto positivo e, fino a oggi, ha dato un grande contributo - le parole del tecnico in conferenza -. Continuerà ad aiutarci perché abbiamo bisogno di tutti. Non create problemi dove non esistono".
Al di là delle dichiarazioni da pompiere, che fanno parte dei compiti di un allenatore, c'è però una verità oggettiva e facilmente leggibile nei numeri: nelle ultime tre partite tra campionato e Champions League l'attaccante serbo è sempre partito dalla panchina e ha disputato in tutto meno di mezzora. Senza per altro mai incidere e, a dirla tutta, senza nemmeno provare a farlo. L'ex Fiorentina d'altronde non è un uomo da ultimi dieci minuti, è spesso frenetico e si innervosisce facilmente quando le cose non girano, proprio per questo ha necessità di partire titolare e carburare col progredire del match. Insomma, il piccolo infortunio patito a metà gennaio e le tantissime gare disputate per intero nei mesi precedenti hanno certamente inciso sulle scelte del tecnico, ma questo non può essere il suo ruolo all'interno della Juventus.
Ecco perché non è un'esagerazione parlare di caso Vlahovic: la sua è una situazione che necessita di essere chiarita e risolta al più presto, anche per poter definire il suo futuro. Il serbo ha un contratto in scadenza nel 2026, dunque tra un anno e mezzo, e uno stipendio che rappresenta un macigno per i conti societari. Al momento l'ipotesi di un rinnovo appare lontanissima e le sirene del mercato hanno già cominciato a cantare. Ipotizzare una cessione in settimana appare però improbabile, anche perché il club dovrebbe riuscire a strappare una cifra attorno ai 30 milioni di euro per non fare minusvalenza e nel mercato di gennaio non è così semplice trovare qualcuno disposto a sborsare somme ingenti. A giugno il discorso sarà diverso, anche perché il valore residuo del giocatore si abbasserà ulteriormente e a quel punto potrebbe davvero far gola a molti.
Vlahovic non segna da metà dicembre, nelle ultime tre gare gli è stato preferito due volte Nico Gonzalez e una volta il neo acquisto Kolo Muani. Nel prossimo mese comunque gli impegni non mancheranno: tra playoff di Champions League, campionato e Coppa Italia le gerarchie di Motta saranno più chiare e, forse, anche il futuro di Dusan.