La Juve corregge i bilanci 2020, 2021 e 2022 ma sottolinea conteggi differenti tra club, Consob e Procura e difende la "manovra stipendi"
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Domenica la Juventus ha comunicato di aver rinviato, per la seconda volta, l'assemblea degli azionisti che sarà ufficialmente il 27 dicembre. Il tempo in più si è reso necessario per adeguare i bilanci 2020, 2021 e 2022 ai rilievi della Consob con la quale però la questione non è certo conclusa tanto che, secondo la Gazzetta dello Sport, il club bianconero starebbe valutando un ricorso al Tar per tutelarsi dato che è fermamente convinto di aver agito correttamente.
Nella comunicazione di due giorni fa la Juve ha sottolineato come emergano tre conteggi differenti tra quelli di club, Consob e Procura di Torino (nell'inchiesta Prisma l'accusa sostiene che manchino oltre 30 milioni di euro dai bilanci per la cosiddetta 'manovra stipendi' che sarebbe solo certificata da scritture private ritrovate nelle perquisizioni) precisando inoltre che i rilievi della Consob sarebbero nulli su flussi e indebitamento finanziario netto.
Infine, sulla questione stipendi tagliati durante la pandemia, la Juve sottolinea l'insussistenza di "un'obbligazione implicita" visto che le mancate partite avrebbero reso legittimo il mancato compenso.