Il club sostiene il tecnico ma non ammette altre figuracce, decisivo il quarto posto. In caso di ko Tudor e Mancini potrebbero subentrare subito
La Juventus e Thiago Motta non sono mai stati così lontani ed è chiaro ormai che l'italo-brasiliano sia appeso a un filo sottilissimo. I tifosi bianconeri lo hanno già scaricato, il club lo sostiene per conquistare il quarto posto, ma dopo il vertice di ieri con Giuntoli e Scanavino in cui gli è stato chiesto un cambio di rotta immediato non ammetterà altre brutte figure dopo i 7 gol incassati in due partite e quindi la sfida contro il Genoa alla ripresa diventa decisiva: vincere contro il club con cui Motta ha esordito da calciatore in A sarebbe solo un primo piccolissimo passo per ottenere una riconferma, che passa inevitabilmente dalla qualificazione alla prossima Champions League, ma in caso di ko sarà addio subito.
Juve-Genoa diventa allora l'ancora di salvataggio, un pezzo enorme di stagione, che vale per il quarto posto e vale soprattutto per il destino del tecnico. Fiducia a termine quindi, con la società che gli ha chiesto di risolvere in fretta i problemi tattici e di avere più dialogo con i giocatori. Il focus resta sul quarto posto, obiettivo considerato alla portata dal club, che vorrebbe evitare un esonero a stagione in corso ma è pronto a intervenire se la squadra si allontanerà ancora dalla zona Champions.
Tudor e Mancini (che avrebbe già avuto un contatto con Giuntoli) sono i nomi in pole per l'eventuale sostituzione perché potrebbero subentrare subito, ma non si accontenterebbero di fare soltanto i traghettatori. Piacciono anche Conte e Gasperini che però sono al momento sotto contratto così come Stefano Pioli, nome che intriga molto per l’estate perché dovrebbe liberarsi dall’Al-Nassr. Le alternative sono invece tutte interne e portano a Brambilla (allenatore della Juve Next Gen) e al tecnico della Primavera Magnanelli.
QUANTO COSTEREBBE L’ESONERO DI MOTTA?
A rispondere a questa domanda è Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e grande esperto di finanza del pallone: “Costerebbe 15 milioni. È una cifra che non manda all’aria i conti ma comunque è un macigno importante. Parliamo di un costo che, eventualmente, si aggiungerebbe ad un mancata qualificazione in Champions nello scenario peggiore...". E una mancata qualificazione all’Eiropa che conta quanto peserebbe? “Peserebbe moltissomo. Il piano di risanamento della Juventus si basa sulla partecipazione nei prossimi anni alla Champions. Un’eventuale partecipazione all’Europa League può mitigare, ma parliamo di una manifestazione che in termini di premi vale in assoluto un quinto della Champions”.