I bianconeri hanno comunicato l'intenzione di esercitare l'opzione d'acquisto degli immobili, per un corrispettivo massimo di 47,6 milioni di euro
La Juventus è pronta a piazzare un doppio colpo in entrata sul mercato... immobiliare. Il club bianconero ha infatti comunicato ufficialmente l'intenzione di esercitare il diritto d'opzione per l'acquisto degli immobili che ospitano la sede sociale e lo Juventus Training & Media Center della Continassa. Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il quarto trimeste del 2022 e avverrà a patto che il corrispettivo non superi i 47,6 milioni di euro, consentendo ai bianconeri di risparmiare i quasi 3 milioni di euro annui di canone di locazione che versa attualmente.
LA NOTA DEL CLUB
"Juventus Football Club S.p.A. informa che, in forza del contratto di opzione sottoscritto in data 18 novembre 2015 con il Fondo J Village, in data odierna, ha trasmesso a REAM SGR S.p.A., quale società di gestione del Fondo J Village, la comunicazione di esercizio del diritto di opzione per acquistare gli immobili, siti in Torino, che ospitano la sede sociale della Società e lo Juventus Training & Media Center, informando in particolare la società di gestione di esercitare tale opzione ove il corrispettivo, da determinarsi sulla base della relazione semestrale al 30 giugno 2022 del Fondo J Village, ad oggi non ancora disponibile, non risulti superiore a Euro 47,6 milioni.
Il perfezionamento dell’intera operazione – previsto entro il quarto trimestre dell’anno solare 2022 – è altresì subordinato al mancato esercizio del diritto di prelazione da parte del Ministero della Cultura (o di altri enti pubblici competenti) sull’immobile che ospita la sede sociale della Società.
L’operazione di acquisto di tali immobili – per i quali attualmente la Società corrisponde canoni annui complessivi di locazione pari a Euro 2,9 milioni oltre I.V.A. – comporterebbe un effetto positivo sul cash-flow della Società a partire dal primo trimestre dell’anno solare 2023.
L’operazione verrebbe integralmente finanziata con le risorse rivenienti da linee di credito bancarie, compresa una a medio-lungo termine, specificatamente dedicata e concessa contestualmente all’operazione, che coprirebbe circa il 75% degli esborsi previsti".