Anche in cao di clamorosa rimonta il destino del tecnico appare segnato, la fine di un ciclo?
"Sto bene alla Juve. Ho ancora un altro anno di contratto. E ci sono obiettivi da raggiungere". Lo ha già detto diverse volte, lo diceva anche un anno fa. Lo dirà ancora Max Allegri, perchè del suo futuro si parlerà ancora molto, oseremmo dire ad ogni vigilia di partita da qui alla fine della stagione.
Quanto poi al numero delle vigilie, tutto dipenderà da un 12 marzo che non sarà mai fino ad allora e anche dopo allora una data qualunque. Lì tutto potrebbe finire in Europa, da lì e nello stesso contesto tutto potrebbe clamorosamente ripartire. Non si dica però che influirà su un futuro che pare già contrassegnato da ciò che doveva accadere un anno fa. Difficile insomma immaginarlo in bianconero anche nella prossima stagione, perchè in fondo 5 anni sono ciclo e che si concluda in maniera comunque vincente è per certi versi, meglio ad ora per un verso, fatto solo aritmeticamente da certificare. Scudetto è la parola e assieme alla Champions passerà molto da questi appuntamenti, che all'annata della Juve porteranno comunque impronta: Napoli fuori, Udinese in casa e poi Atletico, perchè al di là di assenza di certezza di risultato in quei momenti e non solo si veda la Juve che ha in mente soprattutto Allegri.
Non solo quella trascinata a risolvere tutto da Cristiano Ronaldo, ma quella che da CR7 è anche in grado di prescindere. La Juve cui dopo Bologna ha concesso due giorni e mezzo di riposo per ritrovarsi di mercoledì pomeriggio 'senza scorie', per usare parole sue, e per riportarsi a livello. Nel frattempo proverà a recuperare anche Douglas Costa, al di fuori di Cuadrado, unico per ora a non essere coinvolto in ciò che è appena stato. Proverà a lasciare importante ricordo lungo possibilmente poco più di tre mesi facendo finta di non sentire, ad esempio, il nome di Zidane, giusto per citarne uno, rispondendo sempre "sto bene alla Juve".