Il direttore di Calcio e Finanza a TgCom24: "Le plusvalenze tematica difficile da comprovare ma le ipotesi sul risparmio stipendi non dichiarato sono gravi"
La Juventus e l'inchiesta Prisma nell'intervento di Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza, a TgCom24: "I bianconeri hanno corretto il bilancio secondo le indicazioni Consob ma il punto resta: se il tema delle plusvalenze sarà più difficile da dimostrare perché anche altre procure, indagando su altre società, non ci sono riuscite, sembra esserci qualcosa di più concreto sulla cosiddetta manovra stipendi anche perché se no non sarebbero state autorizzate le intercettazioni". Mondellini continua: "Sembra che la differenza di risparmio sugli stipendi tra quanto annunciato e quanto dichiarato si aggiri tra 20 e 90 milioni di euro: sono ipotesi molto gravi".
I rischi per la Juve sono ancora tutti da considerare: "C'è chi sostiene che senza i risparmi derivanti dalla manovra stipendi la società non si sarebbe potuta iscrivere al campionato e quindi rischierebbe la revoca del titolo se non addirittura la retrocessione anche se ovviamente al momento sono ipotesi".
"A livello penale - continua Mondellini - rischiano più che altro i manager del vecchio CdA. Tra l'altro Exor pensa alla nuova composizione del Consiglio d'Amministrazione in previsione dei quattro versanti: la giustizia ordinaria, quella sportiva, la Consob e l'Uefa. Quindi sarà composto da persone meno interessate all'aspetto dell'entertainment e del mondo dei media e più con competenze giuridico-legali perché si attende un periodo di battaglia".
Mondellini chiude: "In Borsa il titolo sembra tenere in questi primi giorni anche perché la Juve ha alle spalle un colosso come Exor ma poi dipenderà dalla composizione del nuovo CdA che arriverà entro fine mese".